Peschici, piazza Sandro Pertini, Jacopo, 7 anni, sale sul
palco di Sa.fi.Ter e ringrazia perché ha avuto l’opportunità di conoscere il
cinema da vicino e dice che nella sua Peschici sente la mancanza di una sala
cinematografica dove poter andare ogni tanto. Si è conquistato lui l’applauso
più forte dell’ultima serata della sedicesima edizione del festival diretto da
Romeo Conte. Su quel palco, nell’arco delle tre giornate di Peschici, sono passati
grandi registi come Falaschi e Alessandro Pondi, l’esordiente Mattia Bianchini,
e attrici come Valentina Lodovini, Mariela Garriga e il giovane Luigi Fedele.

Quaranta ospiti tra attori e registi, 70 proiezioni ad accesso
libero, 35 premi e grande presenza di pubblico con sold out ad iniziare dal 28
giugno alle Grotte di Castellana per Carlo Verdone.
Bilancio positivo per Safiter, l’unico festival itinerante europeo, nato 16
anni fa nel cuore di San Vito dei Normanni (in provincia di Brindisi). Uno
staff di professionisti ha percorso oltre 300 chilometri tra Castellana Grotte,
San Severo e Peschici per portare il cinema in contesti insoliti o dove il
cinema non c’è. Proiezioni, concorsi, premi e soprattutto incontri con autori,
registi e attori. Perché il cinema è racconto, ma anche incontro tra pensieri
diversi, realtà sconosciute, culture e forme d’arte.

Tra gli ospiti che hanno fatto tappa in Puglia per Safiter: Carlo Verdone, lo scenografo Lorenzo Baraldi e la costumista Gianna
Gissi, Luca Miniero, Giorgio Amato, Edoardo Winspeare, Paolo Sassanelli, Adamo
Dionisi, Nicola Nocella, Erika Blanc, Francesco Falaschi, Luigi Fedele, Pippo
Mezzapesa, Valentina Lodovini, Alessandro Pondi, Mariela Garriga, Matteo
Branciamore, Dario Di Viesto, Massimo Popolizio, Luigi Di Cicco, Roberto
Pedicini, Francesco Colella, Bianca Nappi.
Sono stati proiettati lungometraggi e cortometraggi provenienti da Italia,
Spagna, Francia, Iran, Stati Uniti, Gran Bretagna e Turchia, Germania,
Russia, Turkmenistan.

I CORTI VINCITORI DEL XVI EDIZIONE DEL FESTIVAL
Matteo Nicoletta e Riccardo Antonaroli con “Cani di Razza” per la sezione Corti
Italia, Pippo Mezzapesa con “La Giornata” sezione Diritti umani fiction,
Francesco Cannavà con “Veneranda Augusta” per la sezione Diritti umani
documentari, Dario Di Viesto con “L’ora di porto” per la sezione Corti Puglia,
Lewis Rose con “The chop” per la sezione Mondo Corto, Kate Roxburgh e Shay
Kuehlmann con “A dog called moose” per la sezione Reelove, Raffaele Ceriello
con “Per errore” per la sezione Children World. Quest’ultimo è un premio votato
da una giuria di ragazzi e dedicato a Lorenzo Caiolo, docente di San Vito dei
Normanni.CONTINUA SINO AL 5 AGOSTO 2018 La mostra “Il postino, La
metafora della poesia” alle Grotte di Castellana sono esposti i bozzetti e gli
schizzi con cui venivano immaginate le scene ed i costumi del film con Massimo
Troisi, alla presenza dei due curatori, lo scenografo Lorenzo Baraldi e la
costumista Gianna Gissi. Sarà possibile ammirare la borsa utilizzata da Troisi
durante le riprese, concessa da Rancati; la sceneggiatura di Anna Pavignano;
due abiti ispirati a Maria Grazia Cucinotta, realizzati dalla stilista di alta
moda Eleonora Lastrucci. Ad arricchire la mostra ci saranno poi le foto da set
del film realizzate da Angelo Frontoni e tratte dalla collezione digitale
“Angelo Frontoni, il fotografo delle dive” del portale internetculturale.it del
Mibact.