Il gup del Tribunale di Bari ha rinviato a giudizio 15
imputati e ha ratificato un patteggiamento al termine dell’udienza preliminare
sul crac da 230 milioni di Ferrovie Sud Est. Dal 3 ottobre saranno processati
per i reati, contestati a vario titolo, di bancarotta fraudolenta documentale,
societaria e patrimoniale, di dissipazione e distrazione di fondi, Luigi
Fiorillo, ex commissario governativo e amministratore unico della società, e
altri 14 tra ex amministratori di Fse e imprenditori. Ha patteggiato 1 anno e 9
mesi Giorgio Garrone, ex consulente di Fse, che dovrà risarcire anche 100mila
euro. Secondo l’accusa, Fiorillo, in concorso con consulenti e funzionari della
società e imprenditori, avrebbe distratto fondi per centinaia di milioni in 10
anni falsificando bilanci e esternalizzando servizi senza fare appalti. Tra i
fondi dissipati ci sono circa 27 milioni di consulenze legali, 53 milioni per
la gestione di servizi informatici, 2 milioni per la gestione dell’archivio e
14 milione di carburante.