“Sono un guerriero pronto a far
battaglia”. Aurelio De Laurentiis si presenta con questa frase alla città di
Bari. L’imprenditore 69enne, da decenni impegnato nel mondo del cinema, questa
mattina ha ricevuto il titolo sportivo dalle mani del sindaco Decaro dopo il
fallimento della Fc Bari 1908.

 

La Società Sportiva Città di Bari,
neonata società fondata da De Laurentiis, ripartirà dalla Serie D. L’imprenditore
però pensa già in grande: “Il Bari ha una storia
composita, lunga – spiega durante la sua prima conferenza stampa -. Ci sono nei
110 anni di storia molti anni belli e molti meno belli. Ora ci aspetta una
cavalcata rapidissima per tornare in A”.

“Mi sono avvicinato al Napoli allo
stesso modo di oggi, mentre era ormai fallito – continua De Laurentiis -. Insieme
abbiamo disputato due anni di Serie C che ci hanno insegnato tantissimo, poi
siamo arrivati a calcare i grandi palcoscenici disputando le coppe europee per
nove anni di fila”.

 

Il rapporto con il sindaco Decaro non è
subito decollato: “All’inizio gli ho detto che non era adeguato – spiega De Laurentiis
-, perché non rispondeva alle mie chiamate per ore. Dopo un brutto inizio però
ci siamo ammorbiditi e abbiamo trovato un accordo”.

 

De Laurentiis non ha nessuna intenzione
di creare un ‘Napoli B’ sfruttando l’immagine di Bari: “Sono due società
separate – aggiunge il neopresidente – dobbiamo essere vicini a entrambe le
parti rispettando le due tifoserie. Il Bari non sarà mai una succursale del
Napoli, per questo ho convinto mio figlio Luigi ad occuparsi dei colori
biancorossi. In questo modo elimineremo qualsiasi dubbio”.

 

Poche novità sul piano tecnico: De
Laurentiis ha fatto il nome di Filippo Galli, storico ex giocatore del Milan, per
il settore giovanile, mentre per la panchina uno dei candidati è Edy Reja: “Per
lui avevo in mente un ruolo nel settore giovanile del Napoli, ma con questo
cambio di programma gli ho proposto la panchina del Bari. Lui ha fatto un po’ l’isterico,
mi ha detto che non vuole allenare. Oggi lo sentirò nuovamente e proverò a
convincerlo. Se non dovesse accettare ho in mente altre alternative”.

 

Con la spontaneità che lo distingue, De
Laurentiis si è soffermato anche sulla situazione attuale della Lega Calcio e
della Figc: “Dobbiamo lavorare per modificare quelle regole che non permettono
di avere due squadre in Serie A. Si tratta di un  cambiamento epocale ma bisogna provare a
metterlo in pratica. Per vent’anni non siamo stati capaci di darci uno statuto
corretto. Adesso con l’arrivo di Gaetano Miccichè (presidente Lega Serie A,
ndr) qualcosa di positivo comincia a vedersi”.

 

La nuova avventura biancorossa di De
Laurentiis non ha entusiasmato alcuni gruppi di tifosi napoletani che questa
mattina hanno affisso degli striscioni offensivi nei confronti del patron: “I tifosi
del Napoli nel mondo sono circa 40 milioni, non posso preoccuparmi dei dissidenti
che contestano le mie scelte da quando sono arrivato”.