“La
partita di domani credo sia un passaggio fondamentale per noi. L’ho detto anche
ai ragazzi stamattina: è la prima vera partita di questa serie, perché andiamo
su un campo diverso da quelli in cui abbiamo giocato sino a ora”. Così
Giovanni Cornacchini, allenatore del Bari, alla vigilia del match contro l’Igea
Virtus. I biancorossi faranno visita alla formazione di Barcellona Pozzo di
Gotto, in Sicilia.

“Loro mi sembra
che siano molto aggressivi – continua Cornacchini analizzando gli avversari -. Non
ti vengono a prendere altissimo, ti aspettano e calciano la palla lunga per il
loro centravanti che è molto bravo nel gioco aereo. Giocano molto sulle seconde
palle, quindi se arrivi tardi e non stai bene dal punto di vista fisico alcune
difficoltà le trovi e rischi di giocare una partita in cui gli episodi fanno la
differenza, quindi devi essere bravo a rischiare poco”. 

“Una squadra come
il Bari non deve avere paura di nessuno, né di sentirsi dire «tu sei la più
forte», perché probabilmente sulla carta è così – ha spiegato il mister -.
L’importante è che non subentri la presunzione, perché il calcio ti condanna
quando perdi umiltà. Si deve lavorare con la testa giusta. Per vincere serve la
giusta mentalità che si può creare solo in allenamento in settimana, tenendo
sempre alti i ritmi e avendo giocatori di qualità. Se riesci a fare questo,
vincere può diventare la normalità. Io sono convinto che non si debba mai
mollare la presa.  La cosa che mi piace è che io non vedo l’ora di
arrivare al campo, perché non vedo l’ora di allenare e deve essere così anche
per loro”.