È stato presentato il bando regionale per il finanziamento
dei progetti comunali in Ambito sociale, per il recupero e riutilizzo di
eccedenze alimentari in Puglia. La legge regionale 13/2017 mette a disposizione
risorse finanziarie per complessivi 1,6 milioni di euro per gli anni 2017-
2018, a cui andranno a sommarsi ulteriori risorse provenienti da fondi UE.
Della dotazione regionale disponibile, 500mila euro sono già destinati ai
Comuni capoluogo e 850mila saranno assegnati, mediante apposito bando, agli
ambiti territoriali sociali per finanziare 17 progetti operativi (50mila euro
per ciascun progetto). L’avviso pubblico regionale sarà pubblicato entro metà
ottobre e prevede una procedura valutativa a sportello.

 

“Oggi presentiamo il bando per rendere applicabile la
Legge regionale 13/2017 contro gli sprechi alimentari e farmaceutici, – ha
dichiarato il Consigliere regionale Ruggiero Mennea – Una legge
innovativa, utile ed efficace per combattere la povertà alimentare. Ora
chiediamo una massiccia partecipazione dei comuni che dovranno coinvolgere
tutti i produttori di eccedenze alimentari e farmaceutiche e tutte le
associazioni del territorio. Da parte nostra c’è il massimo impegno a sostenere
tutti le amministrazioni comunali e a monitorare i risultati raggiunti in base
ai quali mi impegno a richiedere nuove ingenti risorse finanziarie per il 2019.
Mi aspetto il massimo impegno da parte degli amministratori locali per dare una
risposta immediata ed efficace a chi oggi vive una condizione di disagio anche
per nobilitare l’impegno politico di noi tutti. Riportiamo la Puglia al
benessere e confermiamo la solidarietà che ci contraddistingue”. 

 

“Occasione importante per i Comuni,  – ha
dichiarato Francesco Crudele, vicepresidente Anci Puglia – finalmente
abbiamo risorse per attuare la “legge Mennea”, che è una buona legge,
di immediata applicazione poiché non prevede regolamenti attuativi. Da una
recente rilevazione di Coldiretti, emerge che in Puglia si sprecano circa
360mila tonnellate di alimenti commestibili, eccedenze che possono essere
recuperate e ridistribuite. Si tratta di valorizzare iniziative di eccellenza
che già esistono sul territorio, rafforzando reti e comunità
impegnate, per contrastare in modo efficace e sistematico la povertà alimentare
e farmaceutica nella regione, migliorando la sostenibilità sociale, economica e
ambientale. ”