La Corte di Appello di Bari ha dato ragione ad
un pensionato di Gagliano del Capo (Lecce) che otto anni fa si era visto
recapitare una bolletta da oltre 16mila euro da Acquedotto Pugliese. In
sintesi, per i giudici del secondo grado, che hanno rigettato il ricorso di
Aqp, se l’anomalo consumo di acqua può essere dovuto alla cattiva esecuzione
della sostituzione del contatore, avvenuta in assenza del consumatore, senza
consentire a questi un contraddittorio e di verificare la regolarità delle
operazioni, l’utente non è tenuto a pagare. A darne notizia è l’Unione
Nazionale Consumatori che ha assistito l’uomo nel giudizio.
    La vicenda inizia nel 2010, quando il
pensionato salentino, ora residente in provincia di Ancona, per la seconda casa
ereditata dal nonno, da anni disabitata, si è visto recapitare da Acquedotto
Pugliese una bolletta da 16.813,26 euro per un presunto consumo di 6.079 mc di
acqua in sei mesi, pari a quella presente in 2 piscine olimpioniche.