Sono
state firmate le due ordinanze annunciate dal sindaco nell’ambito dell’attività
di contrasto all’abbandono irregolare dei rifiuti che l’amministrazione
comunale sta portando avanti in collaborazione con la Polizia Locale e l’AMIU
Puglia spa.   Nella
prima ordinanza sono contenute disposizioni urgenti in ordine alla gestione
rifiuti da parte degli operatori commerciali individuati dalla L.R. Puglia n.24
del 16/04/2015. Il
dispositivo si è reso necessario per contrastare i comportamenti irregolari
rispetto al conferimento dei rifiuti, da parte delle attività di ristorazione,
di vendita o somministrazione di alimenti e bevande e all’interno dei mercati,
all’aperto e al coperto, sul territorio cittadino. In questi ultimi continua,
infatti, a registrarsi una situazione di precarietà igienico-sanitaria, in
particolare nelle aree di commercio di generi alimentari, dovuta alla non
corretta gestione dei rifiuti da parte degli operatori e alla pessima abitudine
di lasciare sul suolo rifiuti vari fino al momento della raccolta degli stessi,
con evidenti criticità igieniche che si acuiscono nel periodo estivo.

L’ordinanza
introduce infine l’ulteriore sanzione accessoria della sospensione
dell’attività commerciale da 1 a 3 giorni in caso di recidiva con riferimento
alle violazioni individuate.

 

Il
secondo testo invece intende scoraggiare quanti, non residenti nel Comune di
Bari, conferiscono nei cassonetti dislocati in città i rifiuti prodotti al di
fuori del territorio comunale. Negli ultimi mesi si è registrato infatti un
anomalo incremento nel conferimento di rifiuti solidi urbani nei cassonetti su
sede stradale e, da un’analisi dei dati sulla produzione dei rifiuti nel
territorio della Città metropolitana, è emerso che, in corrispondenza
dell’aumento di quelli prodotti nel Comune di Bari, si è verificata una
diminuzione di quelli prodotti in Comuni confinanti, in particolare dove è
stato attivato il sistema di raccolta “porta a porta”.

L’inosservanza
al divieto comporta una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro, Nei casi più
gravi, ovvero se l’abbandono incontrollato dei rifiuti ovvero l’immissione
nelle acque superficiali e sotterranee dei rifiuti è ascrivibile ai titolari di
imprese, ai lavoratori autonomi e ai responsabili di enti, gli stessi sono
puniti con l’arresto da tre mesi a un anno o con l’ammenda da duemilaseicento
euro a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi; l’arresto da
sei mesi a due anni e con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro
se si tratta di rifiuti pericolosi.

 “In queste settimane stiamo lavorando con
l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti ad una riorganizzazione dei
servizi – spiega l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli -.
Stiamo rimodulando sia la raccolta domenicale sia la raccolta delle frazioni
differenziate in modo che i cittadini virtuosi siano premiati con una città più
pulita. Per questo, di contro, abbiamo intensificato i controlli e le sanzioni
grazie all’attività della Polizia locale. Supporteremo
questa attività con due ordinanze che inaspriscono le sanzioni per chi non
rispetta in prims i baresi e subito dopo il lavoro dell’azienda, che pure è un
costo per gli stessi cittadini. È stato firmato un provvedimento che ha
l’obiettivo di sanzionare i comportamenti scorretti tra i commercianti e gli
operatori mercatali, confermando una serie di prescrizioni e disponendo che
tutti titolari di attività commerciali di ristorazione, mercatali ma anche
gestori di bed&breakfast e attività ricettive rispettino le norme sulla
raccolta e differenziazione dei rifiuti. Per rendere la sanzione più efficace è
stata anche prevista la sospensione delle attività commerciali da 1 a 3 giorni,
nel caso in cui si verifichino le stesse violazioni più volte. Poi c’è chi
arriva da fuori città e in assenza di cassonetti nel proprio Comune, non solo
deposita i propri rifiuti nella nostra città, ma lo fa anche sprezzante di
tutte le regole minime di decoro e igiene. Si tratta di una situazione più
volte rilevata e confermata dall’aumento delle sanzioni elevate dalla Polizia
locale per conferimenti irregolari. Questo fenomeno mette a dura prova i
cassonetti cittadini, visto l’accumulo di rifiuti cosiddetti migranti, che
spesso debordano dai contenitori, con il risultato di determinare non solo
situazioni critiche per la salute pubblica ma anche di attrarre animali
infestanti urbani, come nel caso del quartiere San Paolo dove insiste la
presenza di cinghiali che si avvicinano proprio per approvvigionarsi di cibo.
Senza dimenticare l’aggravio oggettivo dell’organizzazione del servizio di
raccolta da parte di Amiu Puglia. Anche in questo caso la sanzione diventa
più severa e, grazie all’acquisto delle nuove fototrappole dell’Amiu,
cercheremo di monitorare tutte le zone di ingresso della città in modo da
scoraggiare i cosiddetti “pendolari del rifiuto”.