Oggi è la 12esima giornata
europea contro la tratta degli esseri umani e la Regione Puglia, con un gesto
simbolico, questa mattina, ha fatto volare verso il cielo tanti palloncini
colorati, metafora della libertà dallo sfruttamento e da tutte le schiavitù.
Inoltre, sulla facciata del palazzo della Presidenza della Regione (Lungomare
Nazario Sauro 33/Bari), è stato affisso uno striscione “La Puglia non tratta –
Insieme per le vittime”.

 

Tra i progetti attivati
infatti nel territorio nazionale, c’è proprio il progetto ‘La Puglia non tratta
– Insieme per le vittime’, promosso dalla Regione Puglia e finanziato per
1.600mila euro dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del
Consiglio dei Ministri. Un progetto attivo già da un anno e mezzo sul nostro
territorio, pensato, ideato e fortemente voluto da Stefano Fumarulo, dirigente
della Sezione sicurezza del cittadino della Regione Puglia, scomparso
prematuramente più di un anno fa.

 

“Questo è un progetto al quale
sono particolarmente legato – ha detto il presidente della Regione Puglia
Michele Emiliano – Il sogno di Stefano di poter aiutare le persone a liberarsi
dalla schiavitù e dallo sfruttamento, è diventato oggi non solo il nostro
sogno, ma anche la nostra missione. Camminare al fianco dei più deboli è quello
che stiamo cercando di fare. Essere al fianco di chi lotta per la propria
libertà e dignità è quello che continueremo a fare. Sempre. Questo progetto –
ha concluso Emiliano – è anche molto importante perché è una esperienza pilota
in Italia. Sarà l’unico che, al termine delle sue attività (il 1 febbraio 2019
ndr) avrà una sua certificazione di qualità che ci aiuterà a capire quale è lo
stato dell’arte della tratta in Puglia”.

IL PROGETTO LA PUGLIA NON TRATTA 2 – INSIEME PER LE VITTIME 

 “La Puglia Non
Tratta 2– Insieme per le vittime” è un progetto attuato a livello regionale,
finalizzato ad assicurare alle persone vittime di tratta adeguate condizioni di
alloggio, vitto, assistenza, protezione ed integrazione socio/lavorativa. L’iniziativa
offre opportunità alle vittime di tratta di emergere dalla condizione di
isolamento, marginalità e sfruttamento. Gli obiettivi sono potenziare
l’emersione dello sfruttamento lavorativo, il contrasto al caporalato, le
attività di orientamento legale e sanitario, l’accesso ai servizi per il lavoro
e alle strutture di accoglienza, al fine di garantire una vita più dignitosa
per i lavoratori stranieri e potenziare i servizi di tutela della salute
psico-fisica delle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale e
favorire l’emersione delle vittime di tratta e delle potenziali vittime di
tratta a scopo di grave sfruttamento sessuale. Obiettivi sono anche raggiungere
il maggior numero di potenziali vittime di tratta ospiti di Cas, Cara e Sprar
()al fine di consentirne l’emersione e una adeguata preparazione all’audizione
in Commissione Territoriale) e consolidare gli interventi socio assistenziali
della prima assistenza e della presa in carico residenziale e
semi–residenziale/territoriale (seconda accoglienza) degli uomini, delle donne,
anche minori, e dei nuclei familiari vittime di tratta.