“Il
17 agosto, dopo la pubblica denuncia della collega Mariagrazia Carone, il
nostro presidente è intervenuto pubblicamente per sostenere la necessità di
assumere nuovi psicologi presso il Policlinico di Bari, che sta rischiando la
cancellazione dell’assistenza psicologica. Pochi giorni dopo, il 23 agosto,
abbiamo scritto al Governatore Emiliano e al nuovo direttore generale del
Policlinico, Giovanni Migliore, e l’abbiamo fatto nuovamente il 3 ottobre. Il
Presidente della Regione ci ha fatto convocare dal dottor Giancarlo Ruscitti,
che sta coordinando il fabbisogno organico regionale di tutte le Asl pugliesi,
mentre dal dottor Migliore ad oggi né una risposta, né una convocazione. Delle
due l’una: o il dottor Migliore non ha alcuna intenzione di affrontare il
problema o semplicemente non ha alcuna voglia di dialogare con l’Ordine degli
Psicologi della Regione Puglia. Francamente ci auguriamo più la seconda della
prima, perché altrimenti sarebbe molto grave”. Il Consiglio dell’Ordine degli
Psicologi della Regione Puglia prende una posizione dura sulla vicenda degli
psicologi in servizio al Policlinico, attualmente due, di cui una come
ricercatrice universitaria, responsabile di struttura semplice ospedaliera di
psicologia e neuropsicologia clinica. “Una situazione incresciosa per
l’ospedale più grande di Puglia”, proseguono gli psicologi pugliesi. “Entrambe
le colleghe lavorano con grandi difficoltà, a fronte di un fabbisogno di
prestazioni da parte dell’utenza che si fa ogni giorno sempre più incessante.
Abbiamo segnalato questa carenza più volte alle precedenti direzioni del
Policlinico, facendo notare, peraltro, che la pianta organica prevede in realtà
un numero maggiore di professionisti rispetto a quelli in servizio. Senza
considerare che le stesse istituzioni hanno ribadito in più occasioni che la
psicoterapia deve essere una prestazione garantita a tutti, anche a
quell’utenza che non può permettersi il professionista privato”. “Anche i nuovi
Livelli essenziali di assistenza”, prosegue la nota del Consiglio dell’Ordine
degli Psicologi, “rivolgono particolare attenzione agli aspetti e bisogni
psicologici, soprattutto per i minori, le donne, le coppie e le famiglie e invece,
ad esempio, al Policlinico di Bari le liste d’attesa per terapia arrivano sino
al 2019. I servizi devono essere in grado di rispondere a una domanda sempre
più importante di assistenza che non deve essere considerata un lusso, ma che
anzi va incentivata, soprattutto tra i soggetti più deboli. E invece non
vengono garantiti ai cittadini prestazioni di cui hanno bisogno”. “Dispiace”,
concludono gli psicologi, “dover prendere atto di assenza di risposte proprio
nel corso del Mese del Benessere Psicologico. L’Ordine degli Psicologi si è
sempre reso disponibile nei momenti di bisogno e continuerà a farlo,
nell’interesse dei cittadini. Prendiamo atto, però, che il nostro ruolo è
considerato marginale o almeno al Policlinico di Bari”.