“C’è grande rispetto per il
Locri, ma noi dobbiamo fare meglio rispetto alle ultime uscite. Da parte loro
mi aspetto una partita come le altre, perché per i nostri avversari è più
facile approcciare questo match ma spero trovino difficoltà sul campo perché
noi siamo un po’ arrabbiati. Dobbiamo vincere e far vedere di che pasta siamo
fatti. Per questo sarà più difficile per loro, ma sono molto motivati: loro
verranno qua a giocarsela”.

Così Giovanni Cornacchini, mister della SSC Bari, alla vigilia
dello scontro diretto in programma domani al San Nicola contro il Locri. I
biancorossi affronteranno la seconda in classifica e dovranno tornare alla vittoria
dopo i due pareggi consecutivi rimediati contro la Turris e il Marsala.

“Prima delle partite penso sempre a tutte le possibili soluzioni,
perché le mie valutazioni le faccio per ciò che vedo in settimana e la
domenica. Ho la fortuna di allenare giocatori forti, sono loro che devono dare
delle risposte e lo stanno facendo. Per me possono giocare tutti. Gli infortuni come quello di Aloisi e Siaulys fanno
parte del percorso, li vivo con la massima serenità. Era impensabile arrivare
alla fine senza neanche un infortunio. Si fa fronte anche a questo, perché i
giocatori ci sono. Turi giocherà sicuramente a destra”.

“Le insidie della gara? Il
Locri è una squadra con un entusiasmo incredibile, hanno giocatori veloci
davanti, quindi devi essere bravo a costruire e sbagliare il meno possibile,
soprattutto su quelle palle banali che a volte si sbagliano e a non soffrire
sulle ripartenze che sono normali quando cerchi di fare la partita. Se tu hai
giocatori importanti come i nostri devi cercare di imporre il tuo gioco. Per me la pressione di Bari è solo positiva. Ci sono
grandi aspettative da parte dei tifosi, dei giornalisti e della società, che questa settimana è stata molto presente e questo è positivo. Giocare in un
ambiente senza pressioni è impensabile per me. Chi soffre le pressioni non è da
Bari”.

“In questa settimana abbiamo
aumentato i carichi di lavoro, dando molta più intensità e curando delle cose
che in questo campionato servono – continua il mister -. Abbiamo cercato di
motivare lo spogliatoio in diversi modi. Il Marsala era più assatanato di noi
domenica scorsa. Noi abbiamo qualità, ma se hai qualità e non hai il nerbo non
serve a nulla. Io sono abituato ad avere nerbo, devo cercare di inculcarlo alla
squadra. Il bilancio di questa settimana per me è positivo, poi è chiaro che
parlerà il campo domani ma questa settimana quello che volevamo ottenere lo
abbiamo ottenuto”.

“Brienza non è un giocatore da serie D, ha una visione di gioco da
Serie A – conclude Cornacchini -. È impensabile per me non farlo giocare, ma
noi dobbiamo adattarci a lui perché è molto forte, senza nulla togliere agli altri
perché tratto tutti nella stessa maniera, ma Brienza va tenuto per le qualità
che ha ed è giusto confrontarsi con lui. È un giocatore dalla grande
professionalità: lui è onesto, mi dice chiaramente come sta, poi le scelte le
faccio io in base a tante valutazioni. Se c’è o non c’è, in campo si vede la
differenza. Non ho mai pensato di non farlo giocare. È migliorato molto
fisicamente, sono contento. Brienza nel corso della scorsa settimana ha avuto
un piccolo problema al ginocchio e a Marsala non aveva i 90 minuti, ma parliamo
del giocatore più forte della D e io lo farei giocare anche con mezza gamba”.