Che il percorso della Ciclovia Adriatica torni a costeggiare l’intera sponda costiera, fino a Santa Maria di Leuca, è
quanto  chiede l’assessore alle
Infrastrutture e Mobilità, Giovanni Giannini, al Ministro del MIT. Danilo
Toninelli.

Infatti, dice l’assessore, è proprio quello il tracciato
che la Puglia aveva sempre indicato e che compare in tutti i documenti: almeno
fino alla comunicazione resa in sede di 
Conferenza delle Regioni l’11 ottobre scorso, quando il Direttore Generale del Ministero ha
annunciato che la Corte dei Conti non avrebbe “bollinato” il percorso
della  Ciclovia se questo  si fosse spinto  oltre il limite nord del Gargano.

Errore, sicuramente un errore, afferma comprensivo
l’Assessore, che, infatti,  ne elenca
altri  presenti  nell’allegato al DEF 2018 ( che si occupa,
appunto delle ciclovie), e che potrebbero aver indotto ad utilizzare un canale di finanziamento invece di un
altri, ad esempio  per la ciclovia del
Po.

Eppoi, anche la grafica fa la sua parte: disegni e elenco dei percorsi non coincidono e ,quindi
, vale ciò che vediamo o quel che
leggiamo? Interrogativi che fanno insorgere 
dubbi ambletici , non semplici risposte. Meglio tornare senza indugi a quanto  scritto ( e disegnato)  nel DEF 2017 
sul quale , tra l’altro,  si era
registrata l’unanimità di tutte le Regioni.