Da anni la Puglia sta lavorando sia a livello di istituzioni pubbliche sia nel comparto privato con la nascita di numerose startup innovative nel perseguire un Rinascimento digitale capace di dare nuovo impulso al territorio. Un percorso teso a creare un ecosistema digitale capace di valorizzare e promuovere le eccellenze pugliesi nel campo dell’high-tech e delle nuove tecnologie. Si tratta ovviamente di un cammino che ha richiesto anni e i cui frutti si stanno piano piano mostrando con risultati incredibilmente brillanti. A fare da punto di svolta di questo nuovo Rinascimento pugliese la prima conferenza sull’intelligenza artificiale tenutasi nel dicembre del 2018 a Bari presso l’ex Palazzo delle Poste di Piazza Giulio Cesare. Il convegno promosso dalla Global professionals for artificial intelligence è stata l’occasione per dibattere, in un clima estremamente stimolante dal punto di vista intellettuale, su alcuni temi caldi relativi alle nuove tecnologie. In un presente e di certo in un futuro in cui sempre più si farà ricorso ad algoritmi di intelligenza artificiale in svariati campi del quotidiano, dai mezzi di trasporto, alle infrastrutture, passando a una gestione intelligente delle nostre abitazioni affidate alle AI, l’appuntamento di Bari si è rivelato un momento fondamentale per il Rinascimento digitale della Puglia. Non è un caso che l’evento si sia svolto proprio a Bari, dove dal prossimo anno si svolgeranno corsi formativi presso il Politecnico della città in partnership con Microsoft e Crui. Si tratta di un progetto pilota che vede per il momento il coinvolgimento dell’ateneo pugliese e dell’Università Federico II di Napoli. Seguiranno poi altri progetti simili in diverse università italiane. La capacità di formare personale altamente specializzato nel campo dei Big Data e dell’AI attraverso lezioni frontali, laboratori pratici e moduli online è essenziale per integrare gli sviluppi tecnologici al mercato del lavoro. È proprio questo gap formativo a costituire, nel nostro Paese, uno dei maggiori freni nel processo di digitalizzazione applicata al business. È in questo contesto estremamente dinamico e vitale di condivisione dei saperi e necessità di rivoluzionare i vecchi modelli sia economici che comunicativi che è nata a Bari l’associazione Tou.Play. In seno all’Impact Hub di Bari, spazio di coworking e socializzazione 2.0 il giovane team pugliese ha sviluppato un progetto di valorizzazione e promozione territoriale in ottica turistica attraverso uno dei concetti più avanzati nel campo del marketing. Sfruttando infatti le potenzialità della gamification in www.touplay.it si raccontano storie del territorio, aneddoti e si veicolano contenuti culturali attraverso i giochi: da tavolo, di società e di ruolo.  La capacità di mediare simili contenuti con l’esperienza videoludica non è di per sé una novità rispetto alle modalità, quanto piuttosto per ciò che rappresenta in funzione del destinatario finale: l’utente che diventa prima ancora che turista viaggiatore. Sono questi meccanismi narrativi che il moderno marketing digitale ha mutuato dall’industria videoludica che in fatto di business e capacità di attrarre nuovi utenti non è seconda a nessuno. Un mercato enorme che negli anni si è evoluto proprio grazie all’avvento della digitalizzazione con l’attuale diffusione delle piattaforme di gaming online dove grazie a operatori come www.unibet..it/casino/browse-games possiamo accedere a una varietà di giochi coinvolgenti e divertenti in unico sito. Una ludoteca che per quantità e attrazione sarebbe apparsa fino a qualche tempo davvero impensabile. È il gioco online la vera rivoluzione che si declina in maniera diversa a seconda dei molteplici strumenti che usa per accedere ai suoi contenuti. Ne è un altro esempio la giovanissima startup pugliese Star Work Creators che ha così deciso di concentrare a partire dal 2016 i propri sforzi verso un’ulteriore evoluzione del gioco online; quella mutuata dalla fantascienza  degli anni ‘90 quando i protagonisti di tanti film indossavano enormi visori VR per entrare in uno spazio virtuale. Oggi quei visori come gli Oculs Rift per la quale il team pugliese ha sviluppato videogame come The Saviors e Hunt for Gods è diventata una realtà che costituisce uno dei settori di punta e più avanzati nello sviluppo delle nuove tecnologie dedicate al gaming online. Ma se le meccaniche e dinamiche ludiche vengono usate con successo nel settore turistico, trovano anche interessanti applicazioni in quella della sensibilizzazione verso tematiche ambientali. È in questo contesto che nasce in Puglia l’applicazione mobile Beeta per diffondere la cultura del risparmio energetico. Un’app che sfrutta il concetto comunicativo della gamification per generare interesse e coinvolgimento negli utenti. Veicolando in questa maniera simili contenuti otteniamo il vantaggio di indurre nel destinatario finale una maggiore attenzione e apertura nei confronti del messaggio che vogliamo comunicare. Sono esempi di come la dinamicità intellettuale della Puglia stia creando un ecosistema particolarmente florido capace di integrare le nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita di un intero territorio.