Sono iniziati a Bruxelles i lavori, presso il Comitato europeo delle Regioni,
che porteranno alla stesura del Parere sulla Strategia dei cambiamenti
climatici dell’Unione Europea “A clean Planet for all a european strategic
long-term vision for a prosperous, modern, competitive and climate neutral
economy” (Un pianeta pulito per tutti: una visione strategica europea a
lungo termine per un’economia prospera, moderna, competitiva e senza impatto
sul clima).

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha
presentato ai membri della Commissione Ambiente, Cambiamenti Climatici ed
Energia (Enve) del Comitato delle Regioni il documento di lavoro da lui
scritto, che costituisce la prima fase di stesura del rilevante Parere che è
stato incaricato di redigere.

 “Sono a Bruxelles – ha detto Emiliano prima di
iniziare l’incontro – per una missione istituzionale importante: ho la
responsabilità e l’onore di redigere per conto di tutte le Regioni europee il
Parere sulla Strategia dei cambiamenti climatici dell’Unione Europea. Oggi
inizia la prima fase di confronto che porterà alla stesura di questo importante
parere. La Puglia si è guadagnata sul campo questo diritto perché le nostre
politiche ambientali, la battaglia che abbiamo fatto per contrastare
l’inquinamento dell’ILVA e che stiamo continuando a fare, passa dall’Unione
Europea, passa da Bruxelles, passa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo
che ha condannato l’Italia per non avere tutelato la salute dei cittadini
pugliesi e tarantini.

Ci stiamo battendo per un’economia moderna, competitiva ma
senza impatto sul clima, e quindi che non danneggi beni inviolabili come la
salute e l’ambiente. Ci stiamo battendo da anni per cambiare la visione del
Governo italiano, affinché promuova immediatamente la Decarbonizzazione delle
industrie. 

Perché è il carbone che determina livelli di inquinamento
insostenibili.  Sull’Ilva bisogna iniziare subito: Decarbonizzazione,
eliminazione dell’immunità penale perché non può esistere un’industria che non
opera nel pieno rispetto della legge e dei diritti inviolabili delle persone, e
risarcimento da parte dello Stato di tutti i tarantini sopravvissuti e che
hanno perso la vita”.