La vendita a
domicilio si conferma una formula vincente quando si tratta di proporre viaggi:
in questo ambito poter contare sulla consulenza di un esperto rappresenta un
valore aggiunto insostituibile, anche nell’era del web. In occasione di BIT –
Borsa Internazionale del Turismo, Univendita, l’associazione che rappresenta
l’eccellenza nella vendita diretta a domicilio, fa il punto sulle ultime
tendenze nel mondo del turismo, tra le quali spicca una su tutte: le
vacanze diventano sempre più esperienziali, arricchite di attività di ogni
tipo, quali: cultura, sport, benessere, enogastronomia. E, proprio per
costruire una vacanza su misura, sempre più italiani si rivolgono a un
consulente di viaggio a domicilio.

 

Secondo gli
ultimi dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of
Management del Politecnico di Milano, 1 italiano su 2 conosce la figura
del consulente di viaggio e il 10% dei turisti digitali si rivolge
proprio a un consulente per l’organizzazione della propria vacanza. «Un
risultato estremamente interessante se si considera che la professione di
consulente di viaggio è molto “giovane” nel nostro Paese» fa notare Gianpaolo
Romano, amministratore delegato di CartOrange, l’azienda che, poco più di
vent’anni fa, per prima ha scommesso in Italia su un approccio innovativo alla
vendita dei viaggi. Scommessa vinta: oggi i consulenti CartOrange in tutta
Italia sono oltre 450 e questo modello ha fatto scuola, tanto che CartOrange è
partner dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del PoliMI.

«La ricerca
evidenzia proprio il valore che la consulenza riveste per i turisti
digitali – prosegue Romano –. Quando prenotano una vacanza lunga, il 32%
dichiara di rivolgersi a un esperto per avere la sicurezza di trovare
informazioni corrette, il 29% per avere un punto di riferimento nella gestione
di tutto il pacchetto (inclusa l’assicurazione), il 26% per la maggiore
esperienza dell’interlocutore e il 25% per ricevere assistenza in fase di
pianificazione e il 23% per essere sicuro di avere assistenza adeguata durante
il viaggio. Il 20%, infine, indica nella personalizzazione una priorità».

 

La
personalizzazione è importantissima quando si tratta arricchire il viaggio con
dei servizi esperienziali, ai quali secondo l’Osservatorio Innovazione
Digitale viene destinato oltre il 25% del budget della vacanza. «Non si
può più parlare, quindi, di semplici “servizi ancillari” – sottolinea Romano –.
Anzi, per molti turisti le esperienze guidano addirittura la scelta della
destinazione e costituiscono la motivazione stessa che spinge a
viaggiare». Attività culturali, intrattenimento, tour culinari, shopping,
sport, relax, benessere, corsi e itinerari tematici sono gli elementi più
richiesti per arricchire la vacanza: fondamentale, quindi, poter contare su un
consulente esperto che sa dare le informazioni giuste sulle mete e seleziona
“chicche” anche insolite sulla base di gusti, attitudini e passioni dei
clienti. Cucendo un viaggio come un sarto cucirebbe un abito.

 

«Una qualità e
una personalizzazione di questo livello si possono raggiungere, anche nell’era del
digitale, solo grazie al fattore umano, coltivando cioè quel rapporto diretto e
personale che da sempre contraddistingue il modello della vendita a domicilio»
osserva Ciro Sinatra, presidente di Univendita, associazione di cui
CartOrange fa parte. «Poter acquistare viaggi su misura, proposti da un
consulente esperto e pronto ad ascoltare, con la comodità di riceverlo a casa
propria e con orari flessibili, è un valore aggiunto che i turisti di oggi,
sempre più esigenti ed evoluti, riconoscono e premiano».