“Il riscatto del Sud deve partire da una profonda
autocoscienza che rimuova le cause anche esistenziali che hanno alimentato
nelle popolazioni di queste regioni il senso di abbandono, impedendo a questo territorio
bellissimo di crescere. Lavorerò incessantemente nelle mie funzioni per il riscatto
del meridione”.

Così il premier Giuseppe Conte, durante il suo intervento a
Bari per l’inaugurazione dell’anno accademico 2018-2019 del Politecnico.

“La forza di un politecnico risiede nei risultati raggiunti
e nella ricchezza dell’offerta formativa – ha continuato Conte – Il Politecnico
di Bari ha mostrato una non comune capacità di rispondere con efficacia alle sfide
crescenti del mercato globale. La profonda trasformazione dei processi produttivi
ha trovato nei docenti e nei ricercatori di questo Politecnico degli
osservatori attenti capaci di individuare con sapienza gli ambiti verso i quali
orientare la ricerca. Questa peculiare abilità costituisce un modello esemplare
di ricerca”.

“La crisi economica ha drammaticamente disperso il sentimento
di fiducia, essenziale per lo sviluppo – ha concluso il presidente del Consiglio
-. Soprattutto le generazioni più giovani hanno subito un traumatico crollo
delle loro aspettative, i giovani si sono ritrovati in una dimensione di
precarietà che ha fiaccato il loro entusiasmo. Per ricomporre quelle ferite,
per riparare quel tessuto sociale sfibrato, abbiamo posto in essere interventi
di più rilevante impatto sociale, allo scopo di reagire con la massima urgenza
per contrastare quel processo di arretramento dei diritti sociale che ampie fasce
della popolazione avevano subito. Avviamo una nuova fase che sarà interamente
protesa alla crescita e fondata su alcuni pilastri che giudico esistenziali: uno
di questo è la ricerca. In questa direzione Università e istituti di alta
formazione rivestono un ruolo esistenziale. Stiamo varando interventi che riusciranno
a rinforzare la ricerca in Italia n modo consistente. Cercheremo di migliorare
il sistema di reclutamento, favorire e creare le premesse perché il sistema di
ricerca possa orientarsi verso l’internazionalizzazione”.

Il rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio, ha
ricordato che le prospettive occupazionali dei giovani laureati del Poliba sono
“ottime, con tassi di occupazione superiori al 90%”. Circa un terzo degli
studenti non paga le tasse universitarie “grazie all’innalzamento del livello
di esenzione rispetto a quello previsto dalla no-tax area nazionale”. Il
Politecnico di Bari attiverà il Corso di laurea magistrale in Ingegneria dei
Sistemi Medicali e il corso di laurea magistrale in Scienze Strategico-Gestionali
Marittime e Portuali nella sede di Taranto nel prossimo anno accademico.