“Colpisce, nel dibattito politico del
centrosinistra nella nostra città, la totale assenza di temi legati alla imminente
scadenza elettorale europea. Tutta l’attenzione, infatti, è concentrata sulle
elezioni comunali, e questo è in parte comprensibile; meno comprensibile,
invece, è l’eccesso di discussione per le regionali del 2020, che sta portando
a divaricazioni rivelatrici di un miope scontro di potere, inevitabile portato
dell’eccessiva personalizzazione della politica”.

È quanto dichiarato dagli esponenti della
Sinistra barese, che nelle prossime elezioni comunali
sono impegnati a sostenere la lista “Bari Bene Comune”.

“L’afasia del centrosinistra barese è
preoccupante non solo perché le elezioni europee sono prossime quanto quelle
comunali; ma, soprattutto, perché è nel voto europeo che l’Italia e gli altri
Paesi della UE mettono in gioco il proprio futuro e gli stessi assetti mondiali.
Ignorare questo aspetto, espungerlo dalla discussione, è segno, ancora una
volta, di una politica di basso profilo, più interessata a candidature e trame
che al futuro da costruire. È un errore che non vogliamo tacere e a cui non
intendiamo contribuire, in quanto animati dalla consapevolezza – che ci appare ormai
sbiadita nell’opinione comune – di cosa abbia significato il cammino dell’Europa
dal dopoguerra ad oggi, e dell’importanza dell’equilibrio di pace costruito in
un continente per secoli dilaniato da pulsioni e conflitti nazionalisti sempre
più distruttivi: equilibrio tanto più prezioso oggi, in un contesto mondiale
attraversato da drammatici conflitti solo apparentemente periferici, e sempre esposto
all’insorgere di ulteriori focolai”.

 

“Siamo perfettamente consapevoli della gravità
di sciagurate politiche nazionali che, incapaci di rispondere alla crisi
rimuovendo problemi strutturali del nostro Paese, hanno in vario modo cercato
di scaricare sull’Europa l’aggravamento delle condizioni di vita, il crescere
delle disuguaglianze ed il peggioramento della situazione economica italiana –
continua la nota -. E tuttavia, non possiamo ignorare né intendiamo sottacere gli
errori che hanno caratterizzato la politica europea degli ultimi anni. Dalla
rigida pratica dell’austerità, che ha sempre più dimenticato i bisogni delle
persone; alla progressiva rinuncia a conciliare capitalismo e uomo attraverso
il welfare state, tratto sino a ieri
peculiare della crescita europea; all’indebolirsi sia della spinta per la
costruzione di un’Europa democratica, partecipata, e meno tecnocratica, sia dei
tratti di inclusione e solidarietà che sempre l’hanno caratterizzata: tutti questi
elementi hanno finito col generare distacco e sfiducia nei popoli rispetto
all’ideale europeo, offrendo il destro all’affermazione di politiche ultra
conservatrici, di destra, xenofobe e spesso razziste, attraverso la
strumentalizzazione dell’aspirazione alla sicurezza dei cittadini e
l’esaltazione del più becero nazionalismo”.

“Mai come oggi – conclude la nota – sentiamo
come la battaglia per un Europa più forte, democratica, solidale e inclusiva,
sia determinante per cercare di governare con equilibrio processi sempre più
complessi – globalizzazione, ambiente, migrazione dei popoli – che, lasciati
nelle mani di pericolosi e violenti egoismi nazionali, rischiano di trascinare
il mondo intero verso tragiche derive già conosciute.

Un’Europa forte, democratica, solidale e
inclusiva che torni ad essere, tenacemente, obiettivo e identità della Sinistra:
di questo, siamo convinti, dobbiamo ricominciare a parlare, superando il
silenzio del dibattito pubblico nella nostra città. E superando, anche, le
nuove frammentazioni della Sinistra barese, che portano a spacciare per
“identitaria” un’operazione di mero potere, finalizzata a interrompere il
processo unitario cui a Bari si stava faticosamente lavorando: costruire un
campo largo e inclusivo della Sinistra, infatti, è la condizione necessaria per
opporsi con successo al dilagare del nazionalismo e del razzismo”.