“Il coordinatore dell’Area Metropolitana di Bari UIL
FPL, Davide De Gregorio, dovrebbe sapere quanto è stato realizzato in questi
anni per migliorare le condizioni di sicurezza dei dipendenti e degli
assistenti sociali dell’assessorato al Welfare, come pure degli operatori del
privato sociale. Lavorare a contatto con il disagio comporta una serie di rischi
oggettivi, che io stessa ho provato sulla mia pelle, durante questi cinque
anni, in almeno venti occasioni, con ripetute minacce, anche di morte, e
aggressioni, verbali e fisiche”.  È quanto
dichiara l’assessora al Welfare del comune di Bari, Francesca Bottalico, in merito
alla nota diffusa dal coordinatore dell’Area Metropolitana di Bari UIL FPL,
Davide De Gregorio. “L’assenza odierna di presidi della Polizia locale in
alcune sedi municipali era stata preannunciata qualche giorno fa dallo stesso
Comando, in quanto gli agenti preposti sarebbero stati impegnati nei servizi di
sicurezza durante le processioni legate alle festività pasquali. Vorrei, però,
ricordare a De Gregorio che quegli stessi piantoni erano stati richiesti
proprio dalla sottoscritta, sin dal mio insediamento, a tutela del personale
dipendente. Inoltre, è bene sottolineare che questa amministrazione ha
predisposto, per la prima volta, un sistema d’allarme – da attivare con un
pulsante posizionato sotto ogni scrivania degli assistenti sociali e degli
operatori del Segretariato sociale – collegato con il Comando della Polizia
locale e lo stesso piantone. Al fine di diminuire la pressione sui dipendenti, nel
mio assessorato abbiamo anche strutturato un modello organizzativo che consente
la riduzione del flusso degli utenti attraverso un sistema di prenotazione”.

“È stato programmato l’avvio di interventi strutturali – continua la nota –  come l’apertura di porte sul retro
dell’edificio o l’installazione di telecamere di videosorveglianza, procedure
che richiedono una serie di pareri e autorizzazioni da parte di altri enti
pubblici. A marzo del 2017, infine, abbiamo costituito il primo
“Osservatorio permanente della Violenza ai danni degli operatori del
servizio socio-educativo”, al quale partecipano diversi dirigenti
comunali, con l’obiettivo di analizzare i bisogni dei dipendenti e definire gli
interventi necessari a garantire loro sicurezza e spazi di lavoro adeguati.
All’interno dell’osservatorio vengono anche monitorati gli episodi di
aggressione registrati su tutto il territorio comunale ai danni del personale
dipendente, come De Gregorio dovrebbe sapere bene”.“Mi stupisce- conclude Bottalico – il tono della nota
diffusa oggi, a sua firma, in cui sono elencate una serie di inefficienze
generiche ma manca qualsiasi proposta praticabile nell’interesse di quegli
stessi dipendenti che pure si vorrebbero tutelare.

Infine una considerazione: spesso le aggressioni sono
dettate da condizioni alterate degli stessi aggressori, come nel caso di ieri
che ha visto protagonista un ragazzo con problemi psichiatrici: una circostanza
che dovrebbe farci riflettere al contempo sulla necessità di trattare questi
temi con maggiore delicatezza e consapevolezza, anziché utilizzarli strumentalmente”.