Il mondo visto
dagli occhi di chi lo rende immortale: continuano gli interessanti incontri con
i fotografi protagonisti del World Press Photo. Il prossimo appuntamento sarà sabato
8 giugno, alle 18, nel Teatro Margherita con una fotoreporter americana. Nadia
Shira Cohen racconterà la sua esperienza e parlerà anche del suo lavoro  “God’s Honey” che le ha fatto vincere il
secondo posto al World Press Photo 2019, nella sezione Environement, Stories. Modera:
Alessio Vovlas, entomologo e guida ambientale dell’Associazione Polyxena. Saranno
presenti anche i responsabili del progetto Dontbeescared di Bari, con un
intervento sull’importanza della tutela delle api e sulla propria attività di
informazione ed educazione.

Il lavoro della
fotoreporter si è incentrato sul lavoro degli agricoltori mennoniti che
coltivano la soia a Campeche, nella penisola dello Yucatan in Messico, e stando
a quanto si dice, stanno minando il sostentamento degli apicoltori Maya locali. I Mennoniti
coltivano grandi appezzamenti di terreno nella zona. Gruppi ambientalisti e
produttori di miele affermano che l’introduzione della soia geneticamente
modificata e l’uso del glifosato agrochimico mette in pericolo la salute,
contamina le colture e riduce il valore di mercato del miele minacciando il suo
marchio “biologico”. 

La produzione
di soia porta anche alla deforestazione, poiché sempre maggiori porzioni di
terra vengono acquistate per questa coltivazione, incidendo ulteriormente sulla
popolazione di api.

 

Nadia Shira Cohen 

Il suo lavoro
si concentra sui diritti umani, sui conflitti ambientali, sui temi sociali come
l’aborto. Collabora
regolarmente con il New York Times e con altre testate, tra cui il National
Geographic e Harpers Magazine. Cohen ha vinto
un premio dalla fondazione Getty Women Photograph per il suo lavoro in merito
all’aborto clandestino in El Salvador. È membro
onorario della “International Women’s Media Foundation”, oltre a detenere un
“Pulitzer Centre On Crisis Reporting Grantee” per il suo lavoro
sull’estrazione dell’oro in Romania. Le sue opere sono state esposte in Italia,
Belgio, Germania, Messico e Russia.