La plastica è diventata un materiale cosi comune nelle nostre cucine che è facile non farci più caso. Basta fare un po’ di attenzione per notare che gli scompartimenti della cucina sono pieni di plastica: contenitori, spugne, guanti, prodotti di pulizia. E naturalmente il packaging di quasi tutti i cibi che si acquistano al supermercato.  Nonostante la nostra abitudine all’uso della plastica, un cambiamento è necessario. Sono sempre di più infatti le notizie allarmanti rispetto all’inquinamento provocato dal materiale e alle sue difficoltà di smaltimento. Tuttavia, secondo gli autori del sito al-naturale.it ci sono alcuni accorgimento molto semplici per ridurre l’uso della plastica in cucina. Con un po’ di attenzione si può ridurre il proprio consumo di plastica in modo considerevole, senza troppi sforzi.  Per cominciare, bando a buste e borsette in plastica. In questo senso è già stato fatto un grande passo, con il divieto delle borsette in plastica nei supermercati. La brutta notizia è che una borsetta in carta impegna quattro volte l’energia di produzione del corrispettivo in plastica. La soluzione? Ricordarsi sempre di portare le proprie borse di stoffa quando si va a fare la spesa.  Un altro medito per ridurre il consumo di plastica è quello di comprare pasta, legumi e frutta secca sfusi. Sono sempre di più i negozi che permettono di fare rifornimento di questi alimenti con buste in stoffa o con i propri contenitori in vetro (portati da casa).  Un altro punto dolente sono le bibite gassate, specialmente l’acqua. Moltissimi infatti continuano a comprare l’acqua in bottiglia (nonostante i sensi di colpa) perché amanti della sua versione gassata. In questo caso si può pensare a investire in un carbonato di acqua casalingo. Via alle bottiglie di plastica e spazio ad acqua frizzante a volontà in bottiglie di vetro riutilizzabili centinaia di volte. Questa soluzione, oltre ad essere ecologica permette anche di risparmiare.  E per quanto riguarda contenitori in plastica, pellicola e sacchetti per congelare? Visto che questi elementi in plastica permettono di conservare il cibo più a lungo, evitandone lo spreco i pareri sono contrastanti. Sembra essere una buona regola quella di sostituire i contenitori in plastica con i corrispettivi in metallo, ma solo quando si rompono o sono da buttare. Per rispettare al massimo l’ambiente infatti sembra è buona pratica usare le cose che si posseggono già fino alla fine del loro ciclo e poi sostituirli con i loro corrispettivi più ecologici.