L’effetto di Antonio Conte sulla prossima stagione dell’Inter è una vera onda anomala. Un vento di rinnovamento, di speranza, di guerra. Che si fa registrare, innanzitutto, nei numeri degli abbonamenti di San Siro per il campionato 2019 2020. La società ha infatti dovuto chiudere la campagna, visto che erano stati esauriti i posti disponibili e, per mantenere una piccola percentuale per la vendita libera, si sono dovute stoppare le richieste. Che continuavano ad arrivare nonostante il rincaro prezzi del 16%. Si supererà facilmente, quindi, la media dello scorso anno di 61.444 spettatori, la quinta più alta in Europa.Dirette conseguenze dell’acquisto di un top coach, in grado non solo di risollevare le aspettative di una piazza, ma anche di attrarre giocatori e capitali. La scelta dell’Inter, in questo senso, è stata fenomenale. Perché con Antonio Conte non si è conquistata soltanto un buon tecnico, ma un motivatore, un faro, un punto di riferimento. Basta chiedere dalle parti di Trigoria. Francesco Totti, prima dell’addio con veleno a Pallotta, aveva provato a convincere l’ex tecnico del Chelsea, che però ha declinato l’offerta, presagendo la rivoluzione, l’ennesima, in casa giallorossa. Ma gli strascichi di questo no si vivono ancora: Barella, centrocampista del Cagliari ambito sia nella capitale che a Milano, ha infatti rifiutato l’offerta di Petrachi perché ormai ammaliato dalle parole di Conte. Stessa cosa, d’altronde, di Valentino Lazaro, l’esterno destro di origine angolane ma passaporto austriaco arrivato all’Inter per 25 milioni di euro. “Sono qui per Conte, con lui posso crescere tantissimo e non vedo l’ora di ripagare l’investimento fatto dai nerazzurri”. Arriva dall’Herta Berlino, dove in due anni ha messo a segno 5 reti in 57 presenze, confermando le buone cose che aveva fatto vedere a Salisburgo. La squadra, insomma sta prendendo forma. Se la difesa infatti è blindata con il trio De Vrij, Skriniar e il nuovo acquisto Godin, l’attenzione adesso si sposta a centrocampo. A destra Lazaro, a sinistra molto probabilmente Ivan Perisic. L’idea di Conte, infatti, sarebbe quella di creare un esterno a tutto campo, abile in attacco quanto utile in difesa. Perisic, che già con Spalletti aveva dimostrato un’ampia propensione al sacrificio e all’indietreggiamento, sarebbe un novello Eto’o, convinto da Josè Mourinho a giocare anche di rimessa e aiutare i compagni, pur di vincere tutto. Conte parlerà con il suo giocatore appena possibile. Se dalla parte del croato dovesse arrivare un rifiuto, allora si potrebbe riaprire la pista che porta ad Emerson Palmieri. Il difensore ex Roma e Palermo vive infatti una situazione difficile a Londra. E adesso con l’addio di Sarri e l’arrivo di Lampard, non si sa come potrà cambiare tatticamente la questione. Così, nell’anno che porta agli Europei 2020, l’italo brasiliano ha bisogno di giocare. E farlo con Conte sarebbe una garanzia assoluta. In mediana è stato preso Sensi, mentre si aspetta che Giulini abbassi le pretese per Barella, e in attacco i nomi caldi sono due. Il primo è Edin Dzeko, ormai separato in casa a Roma e pronto a fare le valigie per Milano. L’altro è Romelu Lukaku, il top player che Conte ha chiesto alla dirigenza per dare l’assalto al fortino Juve. E guardando le quote scudetto l’Inter guadagna già posizioni: 5.50 è il piazzamento della sua vittoria, contro i 6.50 del Napoli e i 21.00 del Milan. La Juve è ancora a 1.45, ma il vento sta cambiando. E l’ha deciso proprio Antonio Conte, l’uomo che da Torino ha scelto Milano, la sponda nerazzurra. E adesso vuole strappare alla sua ex squadra il trono d’Italia.