Sono stati trovati altri 366 ulivi
infetti nelle province di Brindisi e Taranto, con la Xylella che continua la
virata e l’avanzata verso Matera, con i 45 nuovi casi accertati a Taranto, 35 a
Montemesola e 10 a Monteiasi. A denunciarlo Coldiretti Puglia, sulla base del
VII aggiornamento del monitoraggio 2018/2019 della Xylella con il numero di
piante infette che sale a 885, dopo campionamenti e analisi che hanno
conclamato la malattia in 255 ulivi a Carovigno, 7 a Ostuni, 35 a Montemesola,
10 a Monteiasi, 30 a Latiano, 3 a San Michele Salentino, 21 a San Vito dei
Normanni, 4 a Ceglie Messapica e 1 a Cisternino.

“Lunedì
prossimo 22 luglio incontreremo il nuovo Commissario dell’Arif, Oronzo Milillo,
per conoscere strategie e modalità di azione per intensificare le attività di
monitoraggio e abbattimento, in modo da salvare il patrimonio degli ulivi
pugliesi, già gravemente compromesso e individuare eventuali sinergie”,
annuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“Chiediamo
al presidente Emiliano di convocare immediatamente il tavolo istituzionale –
aggiunge Muraglia – rispettando la composizione prevista dall’ordine del giorno
approvato all’unanimità dal Consiglio regionale del 31 maggio 2018, di cui
fanno parte oltre alle organizzazioni di rappresentanza del mondo agricolo,
l’Anci, i rappresentanti del mondo scientifico e della ricerca, l’Osservatorio
fitosanitario regionale e l’Arif per affrontare tutte le problematiche
complesse di cui ha ormai la responsabilità diretta”.

Dai dati
del primo monitoraggio dell’Osservatorio fitosanitario regionale e di Arif
partito nell’ottobre 2016 nelle province di Brindisi e Taranto fino all’ultimo
del 20 luglio 2019, è salito a 5.614 il numero di ulivi infetti nelle province
di Brindisi e Taranto e l’inerzia negli abbattimenti non ha estinto
tempestivamente focolai infetti e fonti di inoculo che hanno causato il
dilagare della Xylella fastidiosa.