La polizia di Taranto in collaborazione con la Capitaneria
di Porto ha sequestrato oltre un quintale di cozze e 10kg di pesce: nel mirino
due venditori ambulanti, uno in via Orsini e uno in viale Magna Grecia. Sia il
pesce che le cozze, sfuse o in vaschette preconfezionate, erano esposti alla
vendita a temperatura ambiente e contaminati dai gas di scarico dei veicoli in
transito.

Secondo la Asl si trattava di “condizioni
igienico-sanitarie assolutamente incompatibili con la sicurezza
alimentare”. Le cozze erano “insudiciate e detenute a temperature
tali da permettere una proliferazione di germi tale da determinare l’insorgenza
di patologie anche gravi come dimostrano i casi di salmonellosi segnalati negli
Ospedali della città. A questo si aggiunga – continua la Asl – la costante
mancanza di documenti che attestino la provenienza dei mitili e che quindi
possano in qualche modo essere sinonimo di controlli sanitari effettuati sul
prodotto anche alla luce delle ormai note restrizioni sulla vendita di cozze
provenienti dal primo Seno del Mar Piccolo di Taranto”.

“Le attività intraprese di sequestro e distruzione dei
mitili venduti in queste precarie condizioni e le conseguenti denunce penali
nei confronti dei trasgressori – assicura l’azienda sanitaria – continueranno
in maniera incessante nelle prossime settimane nell’ottica di salvaguardare la
salute dei consumatori e promuovere l’acquisto di mitili presso gli esercizi
commerciali regolarmente autorizzati e presso i quali vengono effettuati
numerosi controlli sanitari sui locali di vendita e sul prodotto a tutela della
salute pubblica. Si invitano, infine, i consumatori a non acquistare per nessun
motivo molluschi venduti e detenuti sui banchetti allestiti in maniera abusiva
in quanto potenziale veicolo di malattie infettive importanti”.