È stata inaugurata oggi a San Severo una Foresteria per l’accoglienza
temporanea dei lavoratori agricoli in località Fortore. La struttura realizzata
dalla Regione Puglia prevede 400 posti letto con servizio mensa, moduli
abitativi climatizzati con servizi igienico-sanitari.  Il presidente
Emiliano ha anche scoperto una stele in memoria di Stefano Fumarulo, dirigente
della Regione Puglia che aveva ideato e aperto la strada a queste politiche di
accoglienza: “Stefano era un vero patriota italiano. Essere patrioti non
consiste, come qualcuno sostiene, lasciare al loro destino le persone in
difficoltà. Per Stefano il tricolore era una specie di grande canotto di
salvataggio per tutti coloro che nel mondo avevano bisogno dell’Italia per
trovare una vita dignitosa e bella. Il risultato di oggi è frutto delle
sue intuizioni e della sua determinazione”.

 Per il servizio di trasporto dei lavoratori
stagionali, la Regione, tramite la sezione Sicurezza del cittadino, Politiche
per le migrazioni ed Antimafia sociale, ha pubblicato un bando di trentamila
euro per la provincia di Foggia per la selezione delle associazioni di
volontariato e di promozione sociale cui affidare il servizio di noleggio senza
conducente di veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto
posti a sedere oltre al sedile del conducente. Ci saranno quindi minibus per il
trasporto dei lavoratori da e per i luoghi di lavoro, in modo da evitare
l’intermediazione illegale da parte dei caporali.

In più sono stati destinati ventimila euro per l’acquisto
di biciclette da fornire ai lavoratori immigrati stagionali.

“Vogliamo dare attraverso i prodotti agricoli italiani
l’immagine di un Paese civile che produce in modo legale prodotti di qualità
che sono il frutto del lavoro dell’uomo – ha dichiarato il governatore Emiliano
-. Chi viene a lavorare per la nostra agricoltura troverà in queste foresterie,
grazie alla Regione Puglia e allo Stato, un luogo dignitoso dove dormire,
lavarsi, mangiare, essere seguiti dal punto di vista sanitario come prevedono
le leggi regionali. Diamo così dignità alla produzione agricola fatta in modo
legale e umanamente sostenibile, perché tutto ciò che è bestiale, illegale, che
soffoca i diritti umani ed è frutto di abuso, prepotenza, arroganza e di mafia
non può essere venduto da un Paese civile, fa solo danno. Senza questi
lavoratori l’agricoltura pugliese non potrebbe resistere, per questo abbiamo
dato vita a questo esperimento delle foresterie, grazie appunto all’iniziativa
della Regione Puglia in collaborazione con il PON sicurezza e quindi anche del
Ministero degli interni.

Stiamo investendo anche nel sistema di trasporto pubblico
per sottrarre questi lavoratori al ricatto dei caporali, un’opportunità per le
aziende ancora troppo poco utilizzata. 

Esperienze del genere non esistono in nessun’altra parte
d’Italia, in Puglia abbiamo realizzato già diverse foresterie, grazie anche ai
Sindaci che si sono attivati ad aiutare le loro imprese agricole a legalizzare
tutta la procedura di reclutamento e gestione del lavoro, e alle questure e
prefetture”.