La Guardia di
Finanza di Brindisi ha eseguito un sequestro di beni e denaro per 2,8 milioni
di euro nei confronti di due imprenditori del luogo, M.V., 65 anni, e S.M.L.,
45, che già nel dicembre scorso erano stati accusati di estorsione e
autoriciclaggio e sono attualmente indagati per dichiarazione dei redditi
fraudolenta, occultamento delle scritture contabili obbligatorie e sottrazione
fraudolenta al pagamento delle imposte.

Dopo una
verifica fiscale della società che amministrano, e che si occupa di vendita di
mobili della casa, si è reso necessario il nuovo sequestro. Infatti dalle
indagini è emersa una sistematica evasione delle imposte tramite un meccanismo
consolidato di occultamento dei ricavi effettivi della società. La merce veniva
ceduta a operatori commerciali del sud Italia, ma le cessioni erano documentate
da bolle di accompagnamento che venivano sistematicamente distrutte quando la
merce raggiungeva la destinazione senza aver subito controlli su strada.
L’evasione è stata quantificata – tra il 2012 e il 2018 – in circa 5 milioni di
euro.

Inoltre per gli
anni 2018 e 2019 c’era stata un’evasione dell’Iva pari a 900mila euro. Oltre al
sequestro sono stati posti i sigilli a 13 immobili, tra cui una villa, oltre al
saldo attivo dei conti correnti e altre quote societarie.