Questo pomeriggio si è insediato ufficialmente il
vicesindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio. L’ex rettore del Politecnico di Bari ha ricevuto le cariche di assessore all’Innovazione tecnologica, Sistemi
informativi e TLC, Servizi demografici, elettorali e statistici, Affari
generali e istituzionali, Area di sviluppo industriale, Zone economiche
speciali, Politiche attive del lavoro.

 

“Voglio presentarvi ufficialmente il
vicesindaco – ha esordito Decaro – che in verità vi avevo già
presentato oltre un mese fa, senza una nomina ufficiale, insieme agli altri
componenti della giunta. Abbiamo dovuto attendere l’elezione del nuovo rettore
del Politecnico e, chiuse alcune procedure in sospeso, da oggi il professor Di
Sciascio è ufficialmente vicesindaco della città di Bari e assessore con
deleghe importanti, sulle quali si giocherà il futuro della nostra città:
l’innovazione tecnologica, il rapporto con l’ASI, il rapporto con l’Università,
il Politecnico e le aziende che si sono insediate o si insedieranno nel nostro
territorio, anche attraverso la Zona economica speciale o gli incentivi
regionali. Lavoreremo nei prossimi anni sul progetto della Casa del cittadino
(Bari partecipa) per promuovere la partecipazione attiva come fattore di
cambiamento, sulla scia di quanto accaduto con “10 li scegli tu”, il
processo che ha consentito ai cittadini dei diversi Municipi di scegliere
alcuni interventi di riqualificazione degli spazi pubblici che sono stati
inseriti nel piano delle opere pubbliche.

Qualche giorno fa ho incontrato Francesca Bria,
assessora all’Innovazione di Barcellona, e con lei ho parlato della possibilità
di avviare una collaborazione tra le nostre città proprio in tema di
partecipazione, anche considerando che la città catalana è molto avanti nel
rapporto tra amministrazione e cittadinanza attiva.

Un’altra sfida che ci aspetta è quella di
sviluppare l’IoT (internet of things) l’internet degli oggetti, che contribuirà
a trasformare Bari in una smart city, una città intelligente.

Personalmente sono orgoglioso che Eugenio Di
Sciascio abbia accettato e sono certo che ci aiuterà a lavorare per centrare
queste sfide nell’interesse della collettività, a garanzia del bene
comune”.

“Desidero ringraziare il sindaco sia per
avermi scelto sia per avermi atteso – ha detto Di Sciascio -.
Devo dire che non l’avrei fatto per chiunque: la mia è una presenza di servizio
e, così come ho servito il Politecnico di Bari, credo di poter servire la
nostra città. E so di poterla servire perché Antonio Decaro è una persona che
stimo e che lavora per il bene comune, un obiettivo che è anche il mio. Bari è
cresciuta tantissimo in questi anni, anche nella percezione che si ha
dall’esterno, è bello viverci e sono certo che lavorando insieme possa
migliorare ancora. Considero un passo importante anche la volontà di nominare
un assessore alla trasformazione digitale, perché siamo nel pieno di un
cambiamento che, in futuro, farà la differenza tra le città capaci di attrarre
investimenti, valorizzare le imprese e considerare strategico il turismo e
quelle che invece resteranno chiuse, mostrandosi meno disposte a mettersi in
gioco. Ovviamente, per quanto mi riguarda, l’innovazione ha un solo obiettivo:
semplificare la vita delle persone e migliorare la qualità della loro vita.
Questo vale per tutti, che si tratti di cittadini, turisti o aziende.
Contestualmente è fondamentale continuare ad attrarre sul territorio nuove
imprese che scelgono, e lo dico per esperienza, non più solo in base al costo
del lavoro, perché ritengo che il periodo della delocalizzazione selvaggia sia
in qualche modo terminato, ma soprattutto tenendo conto di un ecosistema che
funziona, un contesto che non dipende solo dall’amministrazione comunale.
Perciò continueremo a lavorare per creare le condizioni affinché ciò avvenga,
includendo in questo percorso l’Università, il Politecnico e tutte le realtà in
grado di lavorare in tale direzione. L’altro elemento fondamentale, e in questo
caso Porta Futuro 2 sarà determinante, è costituito dal supporto alle capacità
di impresa dei giovani, affinché i nostri ragazzi scelgano di mettersi in
gioco. Tutto questo per far sì che Bari diventi una vera smart city,
soprattutto nella percezione nelle vita dei cittadini”.