Si è concluso poco fa l’intervento del premier Giuseppe
Conte al Senato. Il presidente del Consiglio, dopo aver criticato duramente la
scelta del ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha comunicato che alla fine
del dibattito si recherà dal presidente della Repubblica per rassegnare le
proprie dimissioni.”Aprire la crisi in pieno agosto per un’esperienza di
governo giudicata limitativa da chi ha rivendicato pieni poteri – ha detto
il premier nel suo intervento in Senato – e la scelta di rinviare fino ad oggi
la decisione presa da tempo è un gesto di imprudenza istituzionale irriguardoso
per il Parlamento e portando il paese in un vorticosa spirale di incertezza
politica e finanziaria”. “Le scelte compiute in questi giorni dal ministro
dell’Interno rilevano scarsa sensibilità istituzionale e grave carenza di
cultura costituzionale”. “Non abbiamo bisogno di persone e uomini con pieni
poteri, ma che abbiano cultura istituzionale e senso di responsabilità”.
“Le crisi di governo, nel nostro ordinamento, non si affrontano e regolano
nelle piazze – ha spiegato – ma nel Parlamento. In secondo luogo, il principio
dei pesi e contrappesi è fondamentale perché sia garantito l’equilibrio del
nostro sistema e siano precluse vie autoritarie”.”In coincidenza dei più importanti Consigli europei
non sei riuscito a contenere la foga comunicativa creando un controcanto
politico che ha generato confusione”.