È
stato inaugurato questa mattina il nuovo centro diurno polifunzionale per
la prevenzione e il reinserimento sociale dei giovani a rischio devianza
dell’area penale “Chiccolino 2.0”, un servizio realizzato a San
Girolamo, su lungomare IX Maggio 78, dal Comune di Bari in rete con la Regione
Puglia e il ministero di Giustizia.

La struttura, destinata a 40 persone di età compresa tra i 14 e i 25 anni,
sorge in un bene confiscato alla criminalità organizzata, attivato nel 2009
come prima comunità educativa della città di Bari. Il nuovo centro, nato dalla
coprogettazione tra l’assessorato al Welfare, il ministero di Giustizia e lo
stesso soggetto aggiudicatario, ha carattere sperimentale e perseguirà
principalmente finalità educative e di animazione. L’obiettivo prioritario del
servizio, che punta a creare uno spazio di accoglienza e opportunità di
aggregazione in un’ottica di prevenzione, è di sperimentare nuovi percorsi
educativi, al fine di favorire il reinserimento socio-lavorativo degli ospiti e
di contrastare i fenomeni di recidiva.

Chiccolino 2.0, che intende costruire percorsi di autonomia orientati verso
una concreta esperienza di giustizia ripartiva, da un lato opererà come centro
orientato all’aggregazione tra coetanei, alla socializzazione e al protagonismo
sociale degli utenti, dall’altro cercherà di stimolare il loro processo
formativo all’apprendimento di competenze e abilità sociali e, più in generale,
alla costruzione di un diverso rapporto con le dimensioni di spazio e tempo, il
mondo adulto e le istituzioni.

“Siamo felici di inaugurare una nuova stagione della storia di
Chiccolino, un luogo simbolo per il quartiere e l’intera città – ha detto il
sindaco Antonio Decaro -. Questo è uno spazio di cura, dove si
insegna ai ragazzi a guardare al proprio futuro, a crederci, qui si insegna a
lavorare per costruirselo il futuro, si insegna a darsi un’altra opportunità.
Le storie dei ragazzi che hanno vissuto in questo posto e che oggi hanno la
possibilità di raccontarci la loro nuova vita sono in qualche modo il simbolo
del riscatto che anche questo quartiere sta vivendo. San Girolamo, infatti, che
era un luogo spesso associato alla criminalità organizzata e a episodi
drammatici oggi, invece, sta imparando ad avere fiducia in se stesso e sta
costruendo una nuova prospettiva. Perché le cose fortunatamente stanno
cambiando, grazie a una complessa operazione di riqualificazione urbanistica
realizzata, che nonostante siano ancora tanti i limiti e i problemi ancora
irrisolti, è nei fatti una ricucitura fisica e sociale che ha cambiato il volto
del quartiere e ne può determinare il futuro. Ci vuole pazienza, ci vuole cura
da parte di tutti, le stesse qualità che investono gli educatori di questa
struttura nel lavoro straordinario che fanno con questi ragazzi. Questo è
Chiccolino, per i ragazzi che accoglie e per il quartiere, un esempio di cura e
di fiducia nel futuro. Le stesse cose che chiediamo ai residenti di San Girolamo,
di curare questi luoghi e di avere fiducia nel loro quartiere. Inaugurare, in
questo quartiere, un luogo come questo, dimostra che non ci sono storie scritte
una volta per tutte e che le cose possono cambiare davvero, tanto per un
quartiere quanto per le persone, a maggior ragione se si tratta di giovani che
hanno commesso degli errori”.

“Oggi diamo avvio a una delle prime esperienze del genere in Italia –
ha sottolineato Francesca Bottalico -, un centro diurno
polifunzionale per l’accompagnamento e il reinserimento sociale di minori
coinvolti nel circuito penale, che diventa un presidio di prevenzione e
promozione culturale della non violenza e della legalità aperto al territorio.

Rispetto al passato, in cui Chiccolino si configurava come una struttura
residenziale per 6 minori, Chiccolino 2.0 si rivolge a 40 minori e si apre alla
comunità attraverso servizi e progetti, come la ciclofficina di quartiere, la
biblioteca, il cineforum o l’orto urbano, che rappresentano allo stesso tempo
una possibilità in più per i minori coinvolti, un sostegno concreto per le
famiglie di provenienza e un’opportunità per il territorio cittadino e
metropolitano.

Mi preme sottolineare che si tratta di un progetto che nasce dal lavoro di
confronto svolto tra l’assessorato comunale al Welfare e il ministero di
Giustizia con il supporto della Regione Puglia e della rete di associazioni che
hanno deciso di aderire spontaneamente al progetto, a partire dai bisogni,
dalle richieste, dalle storie dei ragazzi e dall’analisi del cambiamento delle
dinamiche delle devianza minorile, in coerenza con i nuovi percorsi individuati
dalla giustizia riparativa.

Il nuovo Chiccolino ovviamente si inserisce in un programma molto più ampio
di prevenzione e contrasto alla devianza minorile, che si avvale anche della
Casa della prevenzione e della mediazione per scongiurare la reiterazione dei
reati da parte dei minori”.

 

Tra gli obiettivi principali della struttura, vi sono quello di offrire un
ambiente accogliente e protettivo, di incoraggiare la libera espressione, il
rispetto per la dignità e l’autonomia degli utenti, di rilevare e favorire le
opportunità socio-educative e relazionali offerte dal contesto di vita, di
contrastare quanto possibile eventuali aggravamenti di misure cautelari e/o
recidive, di attivare il sistema di interconnessione delle risorse territoriali
in modo da garantire percorsi individualizzati di educazione alla legalità, di
fornire all’autorità giudiziaria minorile e ai servizi sociali competenti
valutazioni in merito all’osservazione sulla personalità del minore, di
motivare le famiglie a intraprendere percorsi di sostegno psico-affettivo e
sulla genitorialità responsabile, di sviluppare negli ospiti la percezione di
sé, valorizzando le capacità e le potenzialità individuali e scoprendo punti
deboli e punti di forza e di offrire spazi in cui i giovano possano riconoscere
e coltivare i propri interessi.

Tra le attività più significative, invece, i giochi di ruolo in ambito
penale, momenti dedicati alla ciclofficina, la realizzazione della stazione
meteorologica di quartiere, corsi formativi per steward, operatori della
sicurezza in mare e addetti al primo soccorso, laboratori di riciclo,
artigianali e dei lavori di bottega, murales, laboratori musicali, di
coltivazione dell’orto e di cucina, teatro sociale e integrato, attività di
video maker, pet terapy, percorsi di educazione alla responsabilità e legalità,
cineforum a tema, servizi di mediazione familiare e di sostegno alla
genitorialità, discipline sportive e attività di cittadinanza attiva.

Il servizio potrà essere attivato su segnalazione dei servizi sociali
ministeriali (USSM) e dei servizi sociali territoriali (Municipi): a quel punto
verrà individuato l’educatore di riferimento responsabile del ragazzo che
procederà alla stesura del progetto educativo individualizzato entro due
settimane.

Il centro sarà aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 16 alle 21, e
due domeniche al mese dalle ore 16 alle 22: potranno usufruire del servizio
persone provenienti dall’intera area metropolitana.