Facevano lavorare 14 ore al
giorno come pastore, con una paga di circa 1,5 euro all’ora, un 20enne
originario del Gambia senza riposo settimanale né ferie. Il giovane, che
lavorava dalle 5 del mattino, viveva in una masseria all’interno della quale
dormiva su un giaciglio. Per questo gli uomini della task force anti caporalato
dei carabinieri hanno arrestato a Tuturano, frazione di Brindisi, un 51enne e
la sua convivente 37enne, quest’ultima titolare della masseria, per i reati in
concorso di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Gli
investigatori definiscono “disumane” le condizioni di vita del
giovane pastore che ritengono fosse “ridotto in schiavitù”, senza
“alcun diritto”.