I carabinieri della compagnia di Trani hanno eseguito ieri
mattina, dopo un intervento congiunto con Comune di Trani, Polizia locale, Asl
Bt e Amiu, una 46enne originaria di Barletta, con precedenti, con l’ipotesi di
maltrattamento di familiari e animali.

La donna si trovava presso la sua abitazione nella
periferia nord della città, nella quale, almeno fino a ieri mattina, ha vissuto
in condizioni igieniche del tutto raccapriccianti.
I carabinieri avevano svolto un sopralluogo presso quella abitazione nei giorni
precedenti, in virtù di una pena che la donna stava terminando di scontare
prestando opere presso i servizi sociali, ma avendo fatto registrare alcune
assenze. Era stata proprio questa circostanza, insieme con segnalazioni di residenti
preoccupati per il diffondersi di cattivi odori, a determinare il controllo dei
carabinieri.

I militari, però, mai si sarebbero aspettati di trovare in
quella casa una situazione di totale precarietà, se non al limite della
sopravvivenza: infatti, tutto l’appartamento si presentava in completo stato di
abbandono ed arredato in modo confusionale, il pavimento imbrattato ed
appiccicoso.

A favorire tale scenario, evidentemente, la presenza di
cinque cani, di cui quattro negli ambienti comuni ed uno, ritenuto il più
pericoloso, chiuso in una stanza.
Gli animali non venivano quasi mai condotti in strada per rilasciare i propri
bisogni, e quindi vivevano segregati in casa con le loro feci e urine diffuse
dappertutto.

Ma soprattutto, in quell’abitazione, sempre fino a ieri
hanno vissuto due ragazzi: la figlia, appena maggiorenne, ed il figlio,
minorenne, anche loro costretti a convivere con una situazione raccapricciante
ed esposti persino a malattie.
Da qui la sussistenza del reato di maltrattamento di persone e animali, con
gravi condotte omissive per le quali i carabinieri hanno interessato della
questione la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, la Procura
della Repubblica per i minorenni di Bari, il Tribunale di sorveglianza, il
sindaco, il dirigente del Servizio di igiene pubblica della Asl Bt, quello del
servizio veterinario della stessa azienda sanitaria e quello dei servizi
sociali del Comune di Trani.
Ieri mattina l’intervento congiunto della «task force», a seguito
dell’ordinanza del sindaco Amedeo Bottaro, per affidare i figli ai servizi
sociali, inviare i cani al trattamento previsto per legge presso il canile
sanitario comunale, ma anche, e soprattutto, bonificare gli ambienti, parte
integrante di un condominio ubicato in una porzione molto popolata e vitale
della periferia nord di Trani.