“Decido di trasferirmi nel paese della mia fidanzata in
provincia di Milano. Cerco una casa in affitto, la trovo e me ne innamoro. Mi
metto d’accordo con la proprietaria di casa, una ragazza, di far partire il
contratto ad ottobre”. Comincia così l’incredibile storia che ha come
protagonista Deborah, una ragazza di origine foggiana, alla quale è stata
rifiutata una casa in affitto perché meridionale.

 

“Quindici giorni prima dell’inizio del contratto la ragazza
mi manda un messaggio dicendomi che l’inizio del contratto slitta di un mese
trovando scuse poco credibili. In un secondo momento ricevo un altro messaggio
da parte della ragazza che mi dice che la casa in affitto non può più darmela
perché preferisce venderla. Le rispondo dicendole che non trovo corretto
cambiare le carte in tavola all’ultimo minuto e che i patti erano altri. In
tutto ciò interviene la madre della ragazza che mi contatta. Il motivo per cui non
mi viene data la casa in affitto è perché sono nata a Foggia. La signora
Patrizia di Malvaglio ritiene che in casa sua i meridionali non devono entrare”.

In uno dei messaggi vocali diffusi dalla ragazza, la padrona
di casa pronuncia la seguente frase: “Per me i meridionali sono meridionali
anche nel 4000, i meridionali, i neri e i rom sono tutti uguali, sono una
razzista al cento per cento”.

“Benvenuti nell’Italia di oggi dove, a quanto pare, c’è da
tirare fuori i cartelli con scritto “Non si affitta ai meridionali” perché,
evidentemente, non sono ancora passati di moda – conclude Deborah -. Grazie
alla mia fidanzata per aver trovato le parole giuste per raccontare la mia
storia. Io al momento non ne sono in grado”.