I Carabinieri di Francavilla Fontana hanno arresto in
flagranza di reato, per maltrattamenti in famiglia, una 43enne badante di
nazionalità georgiana, irregolare sul territorio nazionale. L’attività
d’indagine supportata anche dall’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza,
autonomamente installato dai congiunti all’interno della camera da letto della
vittima, ha fatto emergere ripetute violenze fisiche e vessazioni, in danno di
una 84enne del luogo, vedova e invalida. La telecamera installata dai parenti
ha documentato i gravi fatti verificatisi nei riguardi dell’inerme assistita,
eventi riferiti allo scorso mese di agosto e settembre ma non si esclude che
analoghi fatti si siano verificati anche in precedenza.
Nella serata di domenica 15 settembre, la vittima ha subito ulteriori angherie,
alle quali hanno assistito i congiunti entrati di sorpresa nell’appartamento,
da una porta collocata sul retro dell’abitazione, nella circostanza hanno
constatato e interrotto le azioni violente della badante. La vittima è stata
trasportata da un’autoambulanza del servizio 118 presso Pronto Soccorso
dell’Ospedale di Francavilla Fontana, visitata dai sanitari è stata riscontrata
“vigile ma non collaborante, presentava la cute pallida e secca, disidratata,
con una piccola tumefazione nella regione frontale sinistra, ecchimosi sul
braccio sinistro e altre due ecchimosi evidenziate su anca e coscia sinistra,
provocate all’incirca da qualche giorno.”

L’anziana da due anni è allettata e necessita di continua
assistenza, poiché ha dei momenti di smarrimento. Dal 22 giugno scorso,
nonostante l’assidua presenza dei congiunti che le fanno visita più volte al
giorno e dopo aver avuto altre due badanti, è stata accudita dalla georgiana
assunta tramite un’agenzia che invece di assisterla l’ha sottoposta a
maltrattamenti. Da un primo esame delle immagini, sono state focalizzate le
manifestazioni di maltrattamento nei riguardi dell’anziana che è apparsa in
alcuni frangenti in difficoltà e sofferente, in particolare quando la badante
le somministrava cibo e farmaci. La sua assistente, che avrebbe dovuto
accudirla, non teneva assolutamente conto dei tempi necessari per far ingerire
quanto somministrato all’anziana che veniva ingozzata, nonostante manifestasse
il disagio con la mimica facciale.

Al termine degli accertamenti, l’arrestata espletate le
formalità di rito, è stata tradotta nella Casa Circondariale Lecce, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria.