Il presidente
della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha inaugurato oggi il Forum
Mediterraneo della Salute, a cura di Aress e in programma fino a venerdì nel
nuovo centro congressi della Fiera del Levante di Bari.

“Stiamo
cercando – ha detto Emiliano – di risalire la china nella quale la sanità
del Mezzogiorno era caduta non solo per sue responsabilità ma anche per una
sottocapitalizzazione del capitale umano e finanziario. Quando la sanità
pugliese mi è stata affidata era in condizioni molto gravi. Oggi sta
migliorando sensibilmente, lo sentirete anche dai responsabili della sanità
italiana. Questo miglioramento non significa che stiamo andando ai campionati
del mondo.

Stiamo
faticando moltissimo, stiamo combattendo reparto per reparto, ristrutturazione
per ristrutturazione, concorso di assunzioni di personale per concorso di
assunzioni di personale. Chi osserva con obiettività sa che le cose sono in
miglioramento. I pazienti hanno ancora ragione nel sollevare tantissimi
problemi che attraverso tutti i sistemi possibili, perfino il mio numero di
telefono, vengono esaminati quotidianamente. I pazienti mi chiamano quando si
ritarda nelle prenotazioni, per le liste di attesa, si fanno consigliare,
vengono dirottati verso i CORO che sono i centri di informazione oncologica,
verso i direttori generali, stiamo sollecitando i CUP, centri unici di
prenotazione, ad avere un atteggiamento meno burocratico perché sono i
principali interlocutori dei nostri pazienti che vanno consigliati e
indirizzati.

Insomma invito
tutti a mantenere l’assetto che abbiamo dato in questi anni, invitiamo tutti a
continuare il lavoro, stanno arrivando cinquemila nuove assunzioni tra medici,
infermieri e operatori sanitari e questo è il risultato del piano di riordino
che non ha chiuso nessun ospedale. Li abbiamo solo riclassificati in tre
categorie: gli ospedali per acuti, dove vanno le emergenze, gli ospedali per
cronici, dove vanno quelli che hanno delle malattie che non guariscono in
fretta e quelli per i lungodegenti, quelli che hanno bisogno della
riabilitazione. Ma gli ospedali che c’erano, ci sono. Quindi, basta con questa
storia che li abbiamo chiusi.

Tutto questo
con la costruzione di cinque nuovi ospedali: non è era mai successo che se ne
costruissero tanti in Puglia contemporaneamente. A Monopoli
Fasano abbiamo già buttato i plinti, a Taranto abbiamo sbloccato una storia
dopo quindici anni. Ad Andria, a Maglie e anche nel nord barese costruiremo
nuovi grandi ospedali per acuti e stiamo investendo più di 400 milioni di euro
sulla medicina del territorio, negli ospedali di comunità e invitiamo tutti i
medici di famiglia, che noi vorremmo coinvolgere di più in questo sistema, a
darci una mano costituendo Cpt, ospedali di comunità, perché in questa maniera
potremmo soddisfare, senza passare dagli ospedali per acuti o per cronici o per
lungodegenti, la domanda di salute di chi a volte ha solo bisogno di togliersi
una preoccupazione, non ha una malattia e che poi sono quelli che aspettano di
più nelle liste d’attesa. Capisco che per la gente che si toglie una
preoccupazione facendo un esame o una visita è una cosa importante”.