Se anche voi siete diventati tra quegli hair addicted che non lasciano avvicinare nessuno alla propria chioma, allora sicuramente sarete passati attraverso l’ardua scelta delle forbici da parrucchiere. Ma conviene davvero spendere dei soldi per un prodotto professionale? Quali sono i modelli che fanno al caso nostro? E soprattutto, come possiamo mantenerle al meglio per farle durare più a lungo nel tempo?I modelli disponibiliCome avrete avuto modo di osservare, non esiste un unico paio di forbici per capelli, ma ne esistono di diversi modelli. A parte la presa (diversa per mancini o destrorsi), questi strumenti si differenziano in base sia all’impugnatura che hanno, sia a quello che vogliamo che sia l’effetto finale sul capello. Vediamo insieme quali sono le principali tipologie:impugnatura opposta: che potremmo chiamare anche “modello base”, con impugnatura simmetrica;impugnatura semi-offset: questo genere di presa consente una posizione più bassa del gomito, agevolando la lavorazione;impugnatura offset, o asimmetrica: questo modello è usato soprattutto se prendete le forbici con anulare e pollice, favorendo una presa a mano aperta (quindi scaricando totalmente la tensione dai tendini delle dita e delle braccia).La caratteristica principale di ogni forbice è sicuramente la lama, generalmente seghettata per i tagli da uomo e liscia per quelli da donna. La presenza di dentini o meno dipende poi dall’effetto finale che vogliamo avere sul capello: alcune lame sono pensate per sfoltire I materiali miglioriSe vogliamo che la nostra forbice duri nel tempo dobbiamo anche far sì che il materiale scelto sia di quelli che non si usurano con molta facilità. Ecco allora spiegato il perché della scelta di ceramica, titanio o acciaio per gli strumenti professionali: tutti e tre rispondono egregiamente sia al tempo che all’utilizzo che viene fatto dello strumento.Nella scelta del vostro modello, prestate attenzione anche alla provenienza del materiale: il Giappone, vista la sua storica esperienza con le lame (basti pensare alle famosissime katane, le spade dei samurai), è il miglior produttore al mondo; la Germania ha un buon rapporto qualità – prezzo, mentre tendenzialmente bisogna diffidare delle produzioni di paesi tipo il Pakistan o l’India. A proposito del Giappone, se ne avete la possibilità date un’occhiata alle forbici Kamisori, considerate da tempo come top di gamma.Photo by Kadir Celep on UnsplashManutenzioneVa bene, avete finalmente scelto il modello di forbici più adatto alla vostre esigenze. Ma quali sono le accortezze quotidiane per evitare di rovinarle anzitempo? Scopriamole insieme!Non usarle per uno scopo diversoE’ vero: sembra scontato da dire, ma usare forbici professionali (di qualsiasi tipo) per uno scopo diverso da quello per cui sono pensate non va affatto bene. Questa regola è pensata per salvaguardare per quanto possibile il taglio della lama, pensato proprio per essere performante con un dato materiale. Se, un po’ per pigrizia, un po’ per mancanza d’altro, vi dovesse capitare di usare la forbice su una materia differente, allora troverete che la capacità di taglio verrà persa in tempi molto brevi.Pulizia e oliatura al termine di ogni usoPolvere e detriti non sono assolutamente i migliori alleati di uno strumento da taglio, qualsiasi esso sia. Per questo motivo è fondamentale pulire la forbice al termine di ogni utilizzo, ma fate attenzione: l’acqua più che essere un mezzo per pulire, rischia in molti casi di essere controproducente e rovinare anzitempo le lame. Piuttosto preferite un panno in microfibra appena imbevuto d’olio.N.B.: In molti casi il produttore delle forbici fornisce al cliente anche le istruzioni per la pulizia delle forbici. Verificate sulla confezione o nel sito internet dell’azienda qual è il metodo migliore per il vostro strumento!Tensione e affilaturaPeriodicamente non dimenticatevi di controllare il filo della lama e la tensione delle forbici. Sono cose che si possono fare anche a casa? Sì, se lo avete già fatto: per l’affilatura ci sono degli strumenti appositi (ma come è semplice rifare il filo, così è facile perderlo definitivamente). Normalmente per la tensione basta solo un cacciavite con cui bisogna stringere il perno che tiene insieme le due lame. Se non vi sentite sicuri non preoccupatevi e rivolgetevi al vostro arrotino di fiducia, sicuramente in grado di prendersi la migliore cura dei vostri strumenti di taglio.