“Michele Emiliano si è dimostrato da subito sensibile
alle problematiche ambientali, cominciando a contestare il progetto di
trivellazione per la ricerca di idrocarburi nel mare Adriatico fino a vietare a
partire dall’anno in corso l’uso della plastica monouso sulle spiagge della
Puglia. Alla Commissione ambiente di Bruxelles ha presentato un ambizioso
progetto “Un pianeta pulito per tutti” che se attuato porterebbe
benefici a tutto il pianeta”.

Con questa motivazione il presidente della Regione Puglia
Michele Emiliano ha ricevuto il prestigioso premio “We are doing our
part” giunto alla sua terza edizione, nella sezione nazionale, riservato a
persone, enti e nazioni che hanno dimostrato di aver fatto la loro parte per
proteggere l’ambiente e il clima terrestre. La cerimonia si è tenuta questa
mattina nella sala della Promoteca del Campidoglio di Roma. L’iniziativa è
promossa da Accademia Kronos onlus.

A vincere il premio nella sezione internazionale è il
presidente della Repubblica del Costa Rica, mentre un premio speciale è stato
assegnato a Papa Francesco per la sua enciclica sulla salvaguardia del creato
“Laudato Sì”.

“Questo impegno per me comincia tanti anni fa – ha
detto il presidente Emiliano – con degli eventi anche piuttosto complicati come
la bonifica della ex Fibronit e dell’ex-gasometro di Bari, la demolizione di
Punta Perotti. Poi abbiamo continuato perché quella pugliese è un’intera
comunità che ha un’idea chiara dell’ambiente. Questo è un premio che va a tutta
la Puglia, non solo a me.

Noi abbiamo fatto la battaglia contro le trivellazioni
nell’Adriatico, riuscendo a limitare i danni, siamo la terra che sta
combattendo per la decarbonizzazione delle nostre imprese, abbiamo avuto un
grande riconoscimento dall’Unione Europea perché siamo i redattori di un parere
sui cambiamenti climatici che è stato approvato all’unanimità dal Comitato
delle Regioni Europee.  Stiamo facendo una lotta molto forte contro
l’utilizzo sbagliato della plastica, che è un bene riutilizzabile e non usa e
getta. Questo è il punto: l’usa e getta della plastica va interrotto.

E soprattutto siamo una spina nel fianco delle grandi lobby
del carbone, del petrolio, dei rifiuti, di tutti quelli che vogliono fare soldi
dal disastro ambientale o ancora peggio provocando piccoli disastri. È una
tecnica micidiale che distrugge la bellezza e la prospettiva di futuro dei
nostri ragazzi. Oggi tutti i ragazzi italiani e del mondo sono per le strade e
gliela stanno cantando come si deve, quindi mi sento anche un po’ meno solo.
Tutta una serie di coincidenze qui in Campidoglio a Roma si stanno incrociando
e quindi sono molto contento. 

Nel senso che ho sempre cercato di fare queste battaglie
con moderazione e applicando i principi scientifici alle decisioni politiche:
non sono un ideologo, sono semplicemente un uomo di buon senso che, con l’aiuto
di tanta gente esperta, ha cercato di costruire delle politiche di rispetto
dell’ambiente. E sta funzionando. Questo premio è stata una sorpresa
bellissima”.