È stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione Giovanni
Palumbo, 33enne che il 21 febbraio del 2016 si schiantò frontalmente con un’auto
e uccise il 23enne Davide D’Accolti. L’uomo, al momento dell’incidente avvenuto
sulla statale 16, era ubriaco e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La famiglia
della vittima, già risarcita dal responsabile, ha giudicato troppo lieve la
pena: “La Giustizia dovrebbe dire ai ragazzi ‘se sbagli paghi’. Oggi mi è
sembrato, nel rispetto della coscienza di chi ha emesso la sentenza, che se
sbagli una via ci sta, te la cavi” ha commentato il padre della vittima,
Gianni D’Accolti.

La sentenza è stata emessa dal gup del Tribunale di Bari
Marco Galesi con rito abbreviato (e quindi con una pena ridotta). Il pm Michele
Ruggiero aveva chiesto la condanna più di 5 anni di reclusione. “Questa
sentenza non ci soddisfa e sarà sicuramente oggetto di impugnazione – ha spiegato
il legale della famiglia D’Acolti, Francesco Iudice -. Il pm aveva colpito nel
segno ritenendo che il reato vada al di là dell’omicidio colposo e rasenti l’omicidio
volontario, quindi andava applicata una pena più elevata”.