Un momento di confronto tra avvocati, ingegneri e
imprenditori, per svelare i segreti di un sistema di tracciamento che trova
sempre più applicazioni a livello nazionale nel settore agroalimentare. L’aula
conferenze di Palazzo Sagges, sede della Soprintendenza archivistica per la
Puglia a Bari, ospita venerdì 11 ottobre la conferenza dal titolo La Blockchain
nelle filiere agroalimentari. Un evento a ingresso gratuito, che gode del patrocinio
del Comune di Bari, organizzato da Afa – Scuola di Alta Formazione
Agroalimentare in collaborazione con la Soprintendenza archivistica e
bibliografica di Puglia e Basilicata e l’Ordine degli Avvocati di Bari.

La Blockchain

Il pomeriggio di incontri – in programma dalle 15 alle 19 –
vede il focus improntato sulla Blockchain: un sistema di registrazione dati
sviluppato per ‘blocchi’, che permette di memorizzare record in modo sicuro,
verificabile e permanente. Una volta scritti, infatti, i dati in un blocco non
possono essere retroattivamente alterati senza che vengano modificati tutti i
blocchi successivi ad esso. Una situazione possibile principalmente se si ha il
consenso della maggioranza della rete che partecipa alla blockchain, vista la
natura del protocollo e del suo schema di validazione.

Un sistema che quindi può dare un enorme impulso al mondo
delle filiere agroalimentari, ma che al contempo non ha ancora raggiunto
un’univoca regolamentazione sia sotto l’aspetto scientifico che sotto quello
normativo. Aspetti su cui si farà luce durante il workshop con il supporto di
alcuni dei massimi esperti nazionali di Blockchain e di rappresentanti del
mondo imprenditoriale che per primi hanno applicato questo nuovo standard di
registrazione nel settore agroalimentare. Quali i benefici che la nuova
tecnologia può apportare al settore? In primis la tracciabilità garantita: permette
di ricostruire tutta la filiera che sottende a uno specifico prodotto, garantendo
informazioni precise su provenienza e periodo di produzione, senza che nessuno
possa modificarle durante il processo.

Il programma

Il workshop si divide in due parti: Concetti, metodi e
aspetti tecnologici e Aspetti normativi sono i temi trattati nella prima
sessione, mentre nella seconda il focus sarà sulle Applicazioni pratiche. Dopo
i saluti istituzionali – a cura dell’Avv. Giovanni Stefanì, presidente del
Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bari, e dell’Avv. Adriano Buzzanca,
funzionario della Soprintendenza archivistica per la Puglia – è previsto un
momento introduttivo sul tema: con il presidente di AFA, Dott. Elio Palumbieri,
si cercherà di rispondere a un quesito chiave: Blockchain e agrifood: moda
passeggera o svolta epocale?

Un primo approfondimento sulla tecnologia della Blockchain
è affidato all’Ing. Renato Grottola, global director M&A and digital
transformation di Dnv Gl, a cui segue un approfondimento sugli aspetti
normativi a cura dell’Avv. Stefano Loconte, professore straordinario di Diritto
Tributario dell’Università Lum – Jean Monnet.

Dalla teoria si passa alle applicazioni pratiche della
tecnologia della blockchain, durante la seconda sessione di approfondimento,
che vede come relatori il Dott. Marco Vitale – membro del National Blockchain
Board presso il Ministero dello Sviluppo Economico e founder di Foodchain SpA.,
società che gestisce progetti di integrazione in blockchain multidisciplinari,
sia a livello hardware che software annoverata dal Politecnico di Milano tra le
331 start-up internazionali che usano la blockchain – e il Dott. Massimo
Morbiato, CEO di Ez Lab inc, società impegnata nell’integrazione della
tecnologia blockchain nel settore agroalimentare che ha presentato il primo
vino al mondo certificato con la tecnologia blockchain e che, con il progetto
AGRIOPENDATA, ha sviluppato un’applicazione per la tracciabilità dei prodotti
agroalimentari conquistando nel 2016 il premio Lamark Smau Milano, assegnato
dal Salone dell’innovazione e dal Gruppo giovani imprenditori di Confindustria.
Gli incontri sono moderati dall’Avv. Massimo Zortea, coordinatore scientifico
di Afa.

L’evento è a ingresso libero e gratuito. Per gli iscritti
all’Ordine degli avvocati di Bari, la partecipazione dà diritto a 3 crediti
formativi. Per informazioni si può inviare una mail a [email protected]