Sono in totale diciassette i tifosi individuati e
denunciati dagli investigatori della DIGOS che, domenica 08 settembre, nei
pressi dello stadio “Capozza” di Casarano hanno dato sfogo ad atti di violenza
iniziati poco prima dell’avvio dell’incontro di calcio contro il Taranto.

I responsabili sono stati denunciati per i reati di lancio
e uso di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive,
resistenza a pubblico ufficiale aggravata e rissa.

Cinque di loro, tutti di Taranto, meno di un’ora prima,
sulla SS.613 all’altezza di Squinzano, avevano lanciato oggetti contundenti e
bottiglie in vetro contro il pullman con a bordo tifosi del Fasano diretti a
Nardò per assistere all’incontro tra le compagini sportive delle due cittadine.

La vettura con a bordo i tifosi del Taranto autori del
gesto, poco dopo, è stata intercettata dal personale DIGOS di Lecce e della
Polizia di Stato che ha identificato gli occupanti i quali, nella circostanza
hanno anche tentato di disfarsi di un coltello a serramanico lanciandolo dal
finestrino. I cinque sono stati denunciati per lancio e porto di oggetti atti
ad offendere ed è stata avviata la procedura per l’irrogazione del DASPO.

In merito, invece, a quanto avvenuto intorno allo stadio
“Capozza” di Casarano, le frange più estreme delle opposte tifoserie, poco
prima dell’avvio della gara, hanno dato vita ad una serie di schermaglie, nel
tentativo di entrare in contatto.

In particolare, appena arrivata la comitiva dei supporter
del Taranto diretta allo stadio, vi è stato una breve sassaiola, partecipata da
entrambe le parti, che ha richiesto l’intervento dei reparti di rinforzo
organico per riportare la situazione ad uno stato di calma.

Poco dopo, in una diversa area della struttura sportiva, i
tifosi si sono nuovamente affrontati con cinghie, aste, nonché con lancio di
pietre, transenne e oggetti vari, peraltro, noncuranti che nella zona vi era il
passaggio di numerose persone che desideravano solo di poter godere dello
spettacolo calcistico in campo.

L’individuazione dei 17 soggetti denunciati è avvenuta
grazie alla paziente attività d’indagine degli investigatori della DIGOS di
Lecce che, presenti sul posto, hanno assistito di persona agli eventi,
riconoscendo sin da subito alcuni dei responsabili, tra cui proprio i tre
tarantini fermati in precedenza, nonché attraverso l’attenta visione dei
filmati, acquisiti nella circostanza dagli operatori delle Forze di Polizia,
dai quali sono stati estratti alcuni fotogrammi, portati poi all’attenzione dei
poliziotti del Commissariato di Taurisano, della DIGOS di Taranto e dei
militari della Compagnia di Casarano che hanno riconosciuto ed identificato i
restanti soggetti che avevano preso parte agli scontri.

Per tutti loro -molti dei quali già in precedenza
destinatari del divieto di accesso alle manifestazioni sportive e per alcuni
scaduto di recente- è stata avviata la procedura per l’irrogazione del
provvedimento DASPO.