Questa mattina il Presidente della Regione Puglia Michele
Emiliano ha inaugurato la Stanza rosa “Anna Costanzo” dedicata all’accoglienza
delle vittime di violenza di genere all’interno del Pronto Soccorso del
Policlinico di Bari.

Questo presidio è stato totalmente rinnovato nell’ambito dei lavori di
ristrutturazione del Pronto Soccorso e nasce dal protocollo di collaborazione
che si chiama Binario Rosa, sottoscritto nel 2013 proprio da Michele Emiliano,
al tempo Sindaco di Bari, Policlinico di Bari, Regione Puglia e associazioni.
sin dal 2013. La stanza rosa è intitolata ad Anna Costanzo, vittima di
femminicidio, uccisa dieci anni fa dal suo ex compagno nella notte tra il 10 e
l’11 luglio del 2009.

Lo spazio protetto per donne, minori e anziani vittime di violenza è il cuore
delle procedure e consulenze previste proprio dal Binario Rosa, un progetto
sperimentale finalizzato all’istituzione nel pronto soccorso del Policlinico di
Bari del ‘codice rosa, assegnato a tutte le vittime di violenza e 
maltrattamenti.

“Ero sindaco di Bari nel 2013 – ha detto Emiliano – quando costruimmo con
la Procura il percorso del Binario rosa, perché uno dei luoghi dove la notizia
di reato viene acquisita è proprio il Pronto soccorso. In sanità la cosa più
importante sono le persone e in questo caso la collaborazione serve a
consentire alle notizie di reato di essere acquisite senza aggiungere un trauma
supplementare, serve a mettere le vittime nelle mani giuste. Perché la stanza
rosa e anche un luogo di formazione che viene gestito con professionalità e il
giusto approccio. Come Regione stiamo provando a sostenere questa battaglia
drammatica. Il bollettino delle donne uccise come Anna è impressionante,
insopportabile. Occorre un lavoro sui cittadini fin da piccoli per far capire
come impostare relazioni positive. Oltre alla difesa, vorrei provare a
costruire a livello regionale, anche sperimentando, politiche per sottrarre i
bambini alla cultura della violenza sulle donne, come abbiamo fatto con i
progetti di antimafia sociale. A cominciare dalle scuole, con la delicatezza
del caso, visto che si parla di famiglia e di amore, al fine di costruire
politiche contro il femminicidio e atti di violenza che siano azioni quotidiane
nella vita di tutti i cittadini pugliesi”.

Con la ristrutturazione dell’intero Pronto Soccorso, la
Stanza rosa oggi ha una sistemazione migliore e più adeguata alle esigenze.
Questo importante presidio è stato infatti ristrutturato e ampliato secondo i
criteri contenuti nelle linee guida di Hospitality, l’accoglienza nelle
strutture sanitarie pugliesi, il progetto della Regione Puglia, Dipartimento
Promozione della Salute, realizzato dall’Agenzia Regionale Strategica per lo
Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (ASSET) in collaborazione con l’Agenzia
Strategica Regionale per la Salute e il Sociale (ARESS).

La stanza rosa

Lo spazio consiste in un ambulatorio specifico e
attrezzato, rivolto a donne, minori e in generale alle categorie deboli vittime
di violenza fisica, sessuale e psicologica
che hanno diritto ad avere una precedenza nella refertazione e nella visita.

Il Binario rosa è dunque un percorso di tutela che inizia al momento della
presa in carico all’interno del Pronto Soccorso e, attraverso l’attribuzione di
un codice di triage specifico, attiva un pool multidisciplinare (TMD), composto
da personale sanitario (medici, infermieri, psicologi), assistenti sociali e
operatori del terzo settore (Centri antiviolenza e Case rifugio) ed
eventualmente dalle forze dell’ordine, laddove richiesto dalla vittima o da
obblighi di legge.

Un gruppo di lavoro Aziendale, negli ultimi mesi, ha lavorato alla revisione e
miglioramento di questo percorso, anche alla luce delle  leggi in materia,
delle linee guida nazionali, e delle direttive regionali.

Le vittime di violenza sono accolte in una stanza dedicata all’interno del
Pronto Soccorso, dove si trovano gli strumenti necessari per procedere alla
visita e dove vengono create le migliori condizioni per l’accoglienza delle
vittime, garantendo il rispetto della privacy e della riservatezza.