I primi verdetti del campionato sono stati emessi e da subito abbiamo assistito a delle sorprese, alcune positive e altre negative (anche se la cosa in realtà dipende molto dai punti di vista). La prima grande sorpresa è stata vedere una Juventus in difficoltà – ammesso che il fatto di non essere immediatamente in testa al campionato possa definirsi “essere in difficoltà”; ma del resto, stanti gli ultimi anni di dominio totale, il fatto di non veder scritto Juventus in cima alla lista della Serie A, è stato un grande piacere per tutti, probabilmente anche per i tifosi bianconeri, che finalmente possono vivere il tifo in modo un po’ più adrenalinico.Interessante novità è anche stata l’Inter, che ha recuperato lo smalto perso da molti anni e, in grande misura grazie all’arrivo di Antonio Conte, sta esprimendo un gioco molto convincente e i risultati stanno rispecchiando le prestazioni mostrate (a parte alcuni passi falsi in campionato e in Champions). Aver visto i nerazzurri in cima alla classifica nelle prime giornate è stata una ventata di freschezza per un campionato che stava diventando fin troppo stucchevole negli anni precedenti.I ROSSONERIA colorare ulteriormente questa fase primordiale della stagione è giunto anche il Milan. Che la cosa sia negativa o positiva sta ai tifosi stabilirlo, in base alla fede calcistica, sta di fatto che l’inizio di stagione rossonera ha lasciato perplessi tutti, anche i bookmakers – come il portale specializzato Marathonbet. Che quest’anno sarebbe stato difficoltoso, ne avevamo già avuto un indicatore alla prima giornata dove l’Udinese è riuscita a sorpassare i rossoneri. A seguire sono arrivate un paio di vittorie molto sofferte, che certo non avevano ristabilito la fiducia dell’ambiente attorno alla squadra. Da quel punto in poi sono arrivate sconfitte estremamente pesanti, sia contro rivali importanti (tra cui la sconfitta nel derby milanese) sia contro team più accessibili. La panchina di Giampaolo, scelto a inizio stagione per sostituire lo storico Gennaro Gattuso (che rappresentava, all’interno della società, l’ultimo feticcio dell’antica gloria rossonera), ha iniziato a traballare quasi immediatamente, proprio perché il gioco espresso era al di sotto di qualsiasi standard qualitativo minimo per una sana permanenza in Serie A. Esiziale è poi stata la vittoria contro il Genoa. Chi non ha seguito il match si chiederà come sia possibile che una vittoria si traduca con l’esonero di un allenatore: ebbene, la vittoria è giunta sostanzialmente per miracolo, totalmente immeritata, e la qualità del gioco espresso è stata talmente imbarazzante che la società non ha potuto far altro che allontanare Giampaolo.La pausa per le nazionali ha dato un minimo di tempo a Boban e Maldini per cercare un degno sostituto e alla fine è stato selezionato Stefano Pioli. La scelta, anche in questo caso, ha fatto storcere il naso ai tifosi milanisti perché – come è ben noto – Pioli è storicamente grande tifoso dell’Inter, per sua stessa ammissione. Dal punto di vista tecnico, la squadra ha visto alcuni innesti durante la sessione di mercato estiva, ma nessuno di questi sembra essere determinante, tanto che – per la maggior parte – le formazioni schierate in campo ricalcano molto da vicino quelle degli anni precedenti (che già offrivano prestazioni molto deludenti). Piątek aveva mostrato buone potenzialità subito dopo l’approdo a Milanello l’anno scorso, ma quest’anno sembra a dir poco l’ombra di sé stesso. Sulla stessa linea, Çalhanoğlu e Kessie forniscono costantemente prestazioni ampiamente rivedibili, e più che altro traspare la sensazione che i ragazzi non si impegnino abbastanza per la squadra, che non tengano alla maglia. Proprio in quest’ottica molti tifosi si chiedono se sia stata oculata la scelta di cedere Patrick Cutrone, l’unico (insieme a Bonaventura) che negli ultimi anni ha dimostrato di dare tutto per la maglia rossonera e impegnarsi fin oltre le sue forze per il bene della squadra.Pare, insomma, una squadra senza identità, sfibrata da un’unità completamente assente. Ovviamente le qualità dei singoli giocatori sono notevoli, tuttavia non sembrano coniugarsi in un gioco unito, supportato dall’intenzione giusta. Il lavoro di Pioli sarà molto duro e la strada appare in salita. Anche per quest’anno, con ogni probabilità, i tifosi dovranno rassegnarsi a vedere la squadra lottare a centro classifica, nella speranza di non retrocedere – cosa che, se continuassero le prestazioni di questo inizio di stagione – non sarebbe del tutto improbabile.Tuttavia, vietato perdere la speranza. Ed è fondamentale supportare la propria squadra. Sempre!