La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio
per l’ex direttore sanitario del Policlinico di Bari, Maria Giustina D’Amelio,
accusata di omissione di atti d’ufficio per aver ritardato la consegna di tutta
la documentazione sanitaria relativa alla morte di Angela Valeria Lepore, la
27enne di Toritto (Bari), agente di Polizia Penitenziaria, deceduta nel luglio
2014 dopo tre interventi chirurgici negli ospedali pugliesi di Manduria,
Santissima Annunziata di Taranto e Policlinico di Bari.

Stando alle indagini della Procura di Bari, coordinate dal
pm Claudio Pinto, il dirigente tra giugno e settembre 2017 avrebbe omesso di
rilasciare la documentazione sanitaria sul decesso della ragazza, più volte
chiesta dalla famiglia, e solo dopo alcuni mesi avrebbe fornito «documentazione
incompleta costituita da 30 immagini radiografiche in luogo delle 237
disponibili».

L’udienza preliminare inizierà il 7 gennaio 2020 dinanzi al
gup del Tribunale di Bari Francesco Pellecchia. Sulla vicenda pendono
attualmente altri due procedimenti penali dinanzi al Tribunale di Taranto, per
omicidio colposo e per falso, a carico di due medici del Santissima Annunziata,
dove Valeria Lepore subì il primo intervento chirurgico. Nell’arco di 40 ore la
ragazza, dopo essere stata trasferita dal pronto soccorso di Manduria agli
ospedali di Taranto e poi al Policlinico di Bari, fu sottoposta a tre
interventi, di rimozione di un calco renale, di impianto di un polmone
artificiale e infine di craniectomia.