La Regione Puglia ha firmato un epocale accordo con le
eredi del Maestro Carmelo Bene, la moglie Raffaella Baracchi e la figlia
Salomè, per l’acquisizione del patrimonio librario, documentario e
collezionistico del Maestro che fino a questo momento non è mai stato unificato
e reso fruibile al pubblico. 

“Carmelo Bene è stato uno dei più grandi uomini di
teatro del Novecento. La sua arte teatrale, così come i suoi scritti sono colmi
di rimandi alla sua biografia di uomo del Sud, di Pugliese, di Salentino.
L’idea di salvare e raccogliere la sua eredità culturale in un unico spazio per
farla conoscere e renderla accessibile agli studiosi e al più vasto pubblico è
un’idea coerente con l’impegno della Regione nell’opera di valorizzazione delle
grandi personalità pugliesi  come patrimonio della nostra terra. Ciò si è
reso possibile grazie al lavoro comune di Regione e Provincia di Lecce, al
supporto delle Soprintendenze competenti e alla disponibilità degli eredi. Un
convergere di intenti positivi per un risultato straordinario per la cultura
italiana ed internazionale. Un altro piccolo e prezioso tassello che
contribuirà a rafforzare l’infrastruttura culturale della Puglia, sempre più protagonista
nel mondo delle arti e dei saperi. Continueremo, con intelligenza e sensibilità
a fare cultura in maniera progettuale e lungimirante”, afferma Michele
Emiliano, Presidente della Regione Puglia.

“Come Regione Puglia sentivamo il dovere di garantire
l’accesso all’eredità di Carmelo Bene. Oggi con la firma di questo accordo si
realizza un traguardo importantissimo per il mondo della cultura
internazionale. Non solo l’acquisizione del fondo teatrale con costumi di
scena, arredi e biblioteca del maestro, ma anche la possibilità di studiare e
valorizzare il suo archivio, un vero e proprio tesoro, con video, documenti
audio e altri materiali tutti da studiare. Dopo ‘I Bachi da Setola’ di Pino
Pascali, l’acquisizione al patrimonio regionale del fondo Carmelo Bene
costituisce una pietra miliare della politica culturale della Regione,
fortemente orientata alla valorizzazione dei grandissimi artisti a cui questa
terra a dato i natali ed alla quale loro hanno restituito tanto in termini di
opere e di prestigio mondiale”, commenta Loredana Capone, assessora all’industria turistica e culturale della Regione Puglia.

“Questo importante risultato è l’ennesimo frutto della
cooperazione istituzionale in campo culturale tra Provincia di Lecce e Regione
Puglia. La valorizzazione della figura e dell’opera del salentino  Carmelo
Bene, figura di spicco della cultura del Novecento italiano, si svilupperà
parallelamente alla valorizzazione di uno degli immobili più prestigiosi del
patrimonio immobiliare della Provincia, il Convitto Palmieri, sede della
Biblioteca Bernardini, diventato ormai riferimento dell’attività artistico
culturale della città”, dichiara Stefano Minerva, presidente della
Provincia di Lecce. 

È un atto che consente, finalmente, di riunire materiali
smembrati da diversi anni in un unico spazio messo a disposizione dalla
Provincia di Lecce presso il Convitto Palmieri, grazie a una fondamentale
collaborazione con la Soprintendenza archivistica di Puglia e con la
Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Brindisi,
Lecce e Taranto. Sarà un luogo di studio, aperto a studiosi, studenti e
appassionati; sarà anche un luogo di ricerca, attraverso strette collaborazioni
con differenti realtà nazionali e internazionali.  Nello specifico, il
patrimonio è costituito da un fondo librario contenente gran parte della
biblioteca personale del Maestro, composta da circa seimila volumi, attualmente
custoditi in parte presso il monastero delle suore benedettine di Lecce, in
parte depositati presso il Castello Carlo V di Lecce; l’archivio contiene
invece scritti, dattiloscritti, documenti, foto, materiale audio e video,
materiale bibliografico, volumi, recensioni e testi critici. Tale archivio,
conservato per alcuni anni presso la “Casa dei teatri” di Villa Doria
Pamphilj di Roma, sottoposto a vincolo di tutela della Soprintendenza
Archivistica per il Lazio e solo in parte inventariato, è ora custodito, per
volontà delle eredi, in alcuni ambienti del castello Carlo V di Lecce, a cura
della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di
Brindisi Lecce e Taranto. Un terzo fondo è costituito da una collezione di
costumi ed elementi di scena, arredi e oggetti personali che si trovano presso
l’abitazione di Bene, di proprietà delle eredi, a Otranto. 

Il Convitto Palmieri di Lecce, sede della Biblioteca
Bernardini, sarà lo spazio d’eccezione di questo straordinario fondo: qui sarà
allestito e reso fruibile già dai prossimi mesi, costituendo l’epicentro di una
programmazione legata alla ricerca e alla divulgazione attorno a questo
grande genio del XX secolo.

Per la valorizzazione del Fondo è stato infatti
sottoscritto un accordo tra Regione Puglia – Assessorato all’industria
turistica e culturale  della Regione Puglia, Soprintendenza archeologia
belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, Provincia
di Lecce ed Eredi Carmelo Bene per garantire la tutela, la
conservazione, l’inventariazione e la fruizione pubblica; promuovere studi
e ricerche specifiche di carattere scientifico e di comune interesse; sviluppare ulteriormente la
collaborazione attraverso la realizzazione di mostre, seminari e pubblicazioni
dedicate e ispirate all’opera di Bene; costituire un comitato scientifico che
dovrà occuparsi della programmazione delle attività.

Prioritario è infatti l’impegno delle principali
istituzioni e, in primis, della Regione Puglia – assessorato all’industria
turistica e culturale, affinché il frutto di un lavoro così vasto sul fronte
artistico continui ad agire e a vivere, a costituire fonte di arricchimento
della cultura internazionale, entrando a fare parte del patrimonio pubblico, il
solo in grado di garantirne la fruizione, piena integrità e tutela, riunendo in
un solo luogo ciò che costituisce attualmente il patrimonio materiale di
Carmelo Bene e che le legittime eredi hanno cercato in questi anni di sottrarre
con impegno alla dispersione.