La Funzione Pubblica Cgil Puglia e il coordinamento
regionale dei vigili del fuoco della Cgil Puglia partecipano allo sciopero
generale della categoria indetto da Cgil, Cisl e Uil dei Vigili del Fuoco per
venerdì 15 Novembre. Per la stessa mattinata, è in programma una manifestazione
nazionale a Roma presso Piazza Montecitorio e presidi presso tutte le
Prefetture del Paese. Le iniziative messe in campo sono scaturite dalla
vertenza unitaria dello scorso mese di giugno con cui sono state presentate ai
Governi le problematiche che coinvolgono i Vigili del fuoco e il servizio da
assicurare alla cittadinanza.

In particolare, fanno sapere i sindacati, “abbiamo
richiesto: una valorizzazione effettiva dal punto di vista retributivo e
previdenziale del lavoro, unico ed insostituibile, dei Vigili del Fuoco; una
maggior tutela e garanzia degli infortuni e delle malattie professionali
tipiche del lavoro dei Vigili del Fuoco; un riconoscimento reale della
specificità e dell’alta professionalità dei Vigili del Fuoco; risorse adeguate
per il rinnovo del contratto di lavoro; potenziamento degli organici del Corpo
Nazionale finalizzato a diffondere il servizio sul territorio e a tutela della
sicurezza dei Vigili del Fuoco”.

Aderendo alla rivendicazioni nazionali, la Funzione Pubblica
Cgil Puglia e il coordinamento regionale dei vigili del fuoco della Cgil Puglia
denunciano anche criticità specifiche dei comandi di Puglia: sedi a rischio
crollo (a Lecce), niente servizio mensa (a Foggia), mezzi di soccorso vecchi
trent’anni, con più di 500 mila chilometri alle spalle e una riduzione del
personale in servizio che oscilla fra il 10% e il 30%.

«Le condizioni generali di lavoro dei vigili del fuoco in
Puglia espongono questi lavoratori a gravi rischi. Con un paradosso:
proprio una delle categorie più esposte a rischi e condizioni di lavoro
logoranti oggi, in Italia, è priva di tutela. I Vigili del Fuoco non sono
assicurati dall’Inail, l’istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro
né per gli infortuni sul lavoro né per le malattie professionali», ricorda a
riguardo Patrizia Tomaselli, della segreteria della Fp Cgil Puglia.

«Dopo aver già proclamato lo stato di agitazione a Bari,
Taranto e Brindisi, ci prepariamo ad una vertenza regionale, perché il governo
dia finalmente la giusta attenzione ai lavoratori pugliesi, a cominciare dai
piani di mobilità ed agli organici. Nei comandi pugliesi registriamo una
riduzione del 30% del personale amministrativo, a causa dei pensionamenti per
raggiunti limiti d’età e dell’applicazione della ‘quota cento’. Non va meglio
per il personale operativo: le recenti assunzioni non coprono i pensionamenti,
per cui registriamo il 10% in meno di personale in tutti i comandi della
Puglia. Ciò significa più rischi per i lavoratori, più rischi per le comunità
di riferimento», conclude Domenico Ficco, Segretario generale Fp Cgil
Puglia.

Per Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Uil Pa Vvf, “poiché dette
risposte non trovano il giusto riscontro nella legge di bilancio in discussione
in Parlamento, siamo costretti a far sentire il grido di dolore dei Vigili del
Fuoco a tutti i cittadini e a tutti i rappresentati del popolo in
Parlamento”, concludono.