Isolati i primi virus influenzali della stagione 2019-2020
in Puglia.  I virus hanno colpito due
bambini piccoli ricoverati in due ospedali diversi della provincia di Bari.
L’identificazione dei virus è avvenuta nel Laboratorio di Epidemiologia
molecolare e Sanità Pubblica dell’UOC Igiene del Policlinico di Bari (diretto
dalla Prof.ssa Maria Chironna), centro di riferimento regionale.

Uno dei due bambini ha solo un anno, l’altro appena un po’
più grande. In entrambi i casi si tratta di virus A del sottotipo H1N1pdm09.
L’ulteriore caratterizzazione molecolare di uno dei due ceppi ha permesso di
verificare come questo sia sostanzialmente simile all’H1N1pdm09 contenuto nei
vaccini che in questi giorni vengono somministrati ai pugliesi. “Quest’ultimo è
un dato molto rassicurante – spiega la professoressa Maria Chironna -. Aspettiamo
ora di confermare l’ulteriore circolazione di virus influenzali in tamponi
faringei di pazienti assistiti da “medici sentinella” della rete InfluNet.
Questi sono incaricati di collaborare attivamente alla sorveglianza
dell’influenza nella popolazione e di segnalare le sindromi influenzali oltre
che di collezionare i tamponi faringei per l’accertamento diagnostico. Quasi
sempre però  i primi isolamenti dei virus
influenzali vengono fatti in bambini piccoli che risultano tra i più
suscettibili alla malattia. E sono in genere i bambini “gli untori” che durante
l’epidemia influenzale contribuiscono alla trasmissione dell’influenza agli
adulti e agli anziani. Questi ultimi, purtroppo, sono, invece, quelli a maggior
rischio di sviluppare, se non vaccinati, le complicanze e le forme gravi di
influenza fino al ricovero per polmonite o insufficienza respiratoria”. 

“Al momento non è possibile fare previsioni su come andrà
questa stagione influenzale in Puglia e su quanti saranno i casi – continua la
dottoressa Chironna -. Servono valutazioni più approfondite che potranno essere
fatte solo più avanti col procedere della stagione e quando l’incidenza dell’influenza
raggiungerà valori più significativi. Quindi, dovremo aspettare le prossime
settimane. Non è possibile neanche fare previsioni su quali ceppi circoleranno
con maggiore frequenza e neanche sull’eventuale “aggressività” di questi ceppi
perché ciò dipenderà da quanto i virus saranno in grado di ”mutare”, dalla
suscettibilità e dalle condizioni di rischio della popolazione colpita. Anche
l’arrivo del picco epidemico rimane incerto. Sappiamo che nelle ultime due
stagioni, particolarmente severe in termini di numero di casi, il picco è
arrivato tra fine dicembre e inizio di gennaio. L’andamento della curva
epidemica ci aiuterà a capire quando potrà verificarsi in questa stagione.
Sappiamo che i ceppi che potranno circolare sono A/H1N1pdm09, A/H3N2 e i virus
di tipo B (Yamagata e Victoria).  Ad ora
in Puglia c’è stata l’identificazione di soli H1N1pdm09. Ma l’influenza è del
tutto imprevedibile e ci aspettiamo una possibile cocircolazione degli altri
due ceppi o anche solo di uno degli altri due”.

“L’identificazione dei virus influenzali ci deve però
mettere in guardia e non farci cogliere impreparati – prosegue la direttrice Laboratorio
di Epidemiologia molecolare e Sanità Pubblica dell’UOC Igiene del Policlinico
di Bari -. Si tratta di un campanello d’allarme che deve portare ad una
intensificazione  della campagna di
vaccinazione della popolazione. È importante segnalare, inoltre, che, chi ha
sintomi di influenza, soprattutto bambini, potrebbe essere in realtà colpito da
altri virus e patogeni. Infatti, stanno circolando ampiamente anche virus
parainfluenzali, adenovirus, enterovirus, rhinovirus e mycoplasma che, proprio
in queste ultime settimane , vengono riscontrati in tamponi faringei di molti
bambini ospedalizzati. Attenti, infine, all’uso degli antibiotici. Non
funzionano nelle infezioni virali, ma vanno prescritti dai medici solo in caso
di necessità. Il loro uso indiscriminato rischia, al contrario, di favorire la
circolazione di batteri resistenti e di contribuire al grosso problema
dell’antibioticoresitenza che può essere contrastato, invece, proprio dalla
vaccinazione antinfluenzale. Infatti, vaccinando contro l’influenza, si riduce
sia il rischio di complicanze batteriche che possono seguire alla malattia, sia
l’uso inappropriato degli antibiotici. Il vaccino è gratuito per molti soggetti
individuati dalla circolare ministeriale, ma è raccomandato praticamente per tutti
ed anche per i bambini”.