Sono stati inaugurati questa mattina i nuovi spazi di
Geriatria e di Medicina trasfusionale dell’ospedale Santa Maria degli Angeli di
Putignano.  Con il Presidente Emiliano, il direttore generale della ASL
Bari Antonio Sanguedolce che ha parlato di “un rafforzamento della
struttura ospedaliera di Putignano grazie anche all’assunzione di 120
operatori sanitari, principalmente infermieri, operatori socio sanitari ed
ausiliari specializzati”.

 La nuova Unità operativa di Geriatria, allocata nei
locali ora ristrutturati della UO di Neonatologia e del Nido, è attiva dal 13
novembre per un totale di 15 posti letto con Ambulatorio geriatrico di secondo
livello munito di ecografo.

 L’Articolazione Organizzativa di Medicina Trasfusionale
rappresenta da molti anni un punto di riferimento per le Associazioni e
Federazioni di Donatori di Sangue del territorio e un importante presidio per
l’autosufficienza regionale di sangue ed emocomponenti.

L’ospedale sarà rafforzato con circa 120 operatori
sanitari, principalmente infermieri, operatori socio sanitari ed ausiliari
specializzati. A breve saranno installate anche nuove attrezzature tecnico/sanitarie:
in arrivo un mammografo, un apparecchio radiologico digitale e 2 apparecchi
polifunzionali per osteoarticolare per la UO di Radiologia e per il Pronto
soccorso.  L’Ospedale S. Maria degli
Angeli ha avuto un finanziamento complessivo già autorizzato dalla
Regione per adeguamento antincendio pari ad 3,2
milioni di euro.  

 “L’ospedale di Putignano non chiuderà – ha dichiarato
il governatore Emiliano -. È un ospedale di base e non è mai stato declassato.
Molto più semplicemente ha avuto questa classificazione  per evitare,
quando sarà finito l’ospedale di Monopoli/Fasano, di doverlo chiudere. Quindi
l’Ospedale di Putignano, vorrei fosse chiaro, è stato classificato ospedale di
base proprio per non chiuderlo. Se avesse avuto la classificazione, al posto di
quello di Monopoli, avrebbe chiuso. Tutto qui. Aggiungo che abbiamo dotato
questo ospedale, proprio perché siamo consapevoli della necessità, di sei
reparti in più rispetto a quelli previsti per gli ospedali di base. Sono sei
reparti molto importanti, più altri servizi non ospedalieri ma ambulatoriali. Crediamo
di aver fatto davvero un buon lavoro e mi auguro che, anche con l’ aiuto di
tutti, si possa ritrovare un po’ di serenità perché in questo ospedale si
lavora bene e si faranno cose buone”.