“Il Report che presentiamo oggi è un lavoro
straordinario, per quantità e per qualità di dati. È un report che non si fa in
nessun’altra parte del territorio pugliese e rappresenta, quindi, un lavoro non
comune che è stato realizzato grazie alla spinta della Regione Puglia che ha
incoraggiato e finanziato questo progetto”.

Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo questa
mattina a Lecce, insieme agli Assessori Ruggeri e Capone, al Sindaco di Lecce
Carlo Salvemini e al Direttore Generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo, alla
presentazione del “secondo report ambiente e salute in Provincia di
Lecce”.

“Ritengo – ha proseguito Emiliano – che il modello di collaborazione
interistituzionale messo in campo nel Salento a tutela del binomio Ambiente
Salute, nella logica della costante interazione con i territori, possa
continuare a dare risposte ai cittadini, fornendo al decisore politico
indicazioni sui provvedimenti da adottare e sulle azioni da programmare per
salvaguardare contemporaneamente salute delle persone ed ambiente”.
“Questa iniziativa – ha evidenziato Emiliano – è stata voluta dalla ASL di
Lecce per affrontare il problema segnalato da costanti dati epidemiologici, di
una maggiore incidenza di alcune neoplasie sul territorio salentino, riunendo e
sottoponendo ad accurato esame tutti i dati sanitari ed ambientali disponibili
attraverso la Rete per la Prevenzione Oncologica leccese, (REPOL, ndr) che
riunisce molti enti che operano sul territorio. (ASL, ARPA, Provincia,
Università del Salento, CNR, ARESS, ndr). Questi Enti hanno concentrato la
propria azione istituzionale nell’interesse pubblico e di quello della
collettività alla tutela dell’ambiente e della salute, offrendo risposte
qualificate e scientificamente validate alle istanze dei cittadini, specialmente
di aree del territorio gravate da condizioni ambientali minacciate da
insediamenti industriali potenzialmente inquinanti. Gli impianti inquinanti non
sono infatti rappresentati solo da grandi insediamenti come ILVA e Cerano, ma
anche da realtà locali di più piccole dimensioni, che possono diventare molto
pericolose se non adeguatamente controllate”.La Rete interistituzione – Re.P.O.L ha completato le professionalità e le
competenze, di cui sono dotati enti ed istituzioni diverse , con l’obiettivo di
individuare, in modo trasparente ed in posizione di ascolto costante nei
confronti delle comunità locali , i fattori di rischio ambientali per
correlarli alle condizioni di salute della popolazione e consegnare al decisore
politico possibili iniziative tese a migliorare contemporaneamente l’ambiente e
la salute delle persone.La consolidata collaborazione tra questi Enti ha condotto alla elaborazione ed
alla presentazione oggi del Secondo Report Ambiente Salute in Provincia di
Lecce che non costituisce una iniziativa editoriale , ma si colloca alla fine
di un impegno durato quattro anni che si è concretizzato in precise iniziative
tra cui : lo studio epidemiologico CASO-CONTROLLO PROTOS e il PROGETTO MINORE.

Lo “Studio epidemiologico CASO-CONTROLLO sull’incidenza del tumore al
polmone in Provincia di Lecce” è stato finanziato dalla Regione Puglia e
ha visto l’arruolamento di 500 casi e 1700 controlli. Denominato
“PROTOS” è stato posto in essere dalla ASL di Lecce con la
supervisione scientifica del CNR-IFC è era finalizzato all’individuazione dei
fattori alla base dell’aumentata incidenza di tumori polmonari in Provincia di
Lecce, di cui oggi sono presentati i risultati.

Il “Progetto MINORE” – Monitoraggi Idrici Non Obbligatori a livello
Regionale, richiesto all’unanimità dai 97 Sindaci in un’apposita riunione il 2
febbraio 2017 e finanziato anch’esso dalla Regione Puglia con un primo
stanziamento nel 2018 di 300.000 euro e rinnovato nel 2019 . IL PROGETTO MINORE
condotto principalmente da ASL ed ARPA era finalizzato a fornire un contributo
per migliorare le conoscenze sullo stato di salute della falda acquifera
salentina e preservarla dall’inquinamento e dall’improprio sfruttamento. A tal
fine si è puntato a monitoraggi più approfonditi grazie all’attività di ARPA
Puglia e ad una azione, svolta dalla ASL di informazione ed educazione al
corretto utilizzo della risorsa idrica, che ha coinvolto fino ad oggi 1000
alunni di scuole presenti in 20 comuni del Salento.
Mi piace evidenziare – ha concluso Emiliano – che la sanità in Puglia non è
soltanto assistenza clinica, terapia delle malattie e diagnosi precoci, ma
anche prevenzione primaria che è il pilastro per rendere economicamente
sostenibile il sistema sanitario regionale e nazionale”.
“Unire la cultura della salute con l’ambiente – ha dichiarato l’Assessore
Loredana Capone – è fondamentale. La rete REPOL serve a fare prevenzione con il
supporto di Arpa, Università, Cnr. Sono interessi costituzionalmente protetti e
non ci può essere lavoro se non si investe sulla salute e sull’ambiente.
Investigare, come fa la rete REpol, vuol dire utilizzare le competenze, la
scienza, per fare degli studi che servano a prevenire e per garantire il
diritto alla salute di tutti i pugliesi”.