Oggi in piazza Garibaldi si è svolta la cerimonia di
scoprimento della targa commemorativa in onore di Rose Montmasson,
unica donna ad aver partecipato alla spedizione dei Mille.

Alla cerimonia hanno partecipato il vicesindaco e assessore
alla Toponomastica Eugenio Di Sciascio, la consigliera delegata del sindaco
alle Politiche di valorizzazione del patrimonio storico-artistico ed
architettonico e dei contenitori culturali Micaela Paparella, la presidente
della commissione consiliare Pari opportunità Silvia Russo Frattasi e la
presidente della Casa delle Donne del Mediterraneo – associazione promotrice
dell’iniziativa – Annamaria Ferretti, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni
Soroptimist International club Bari, Ande Bari, Cif Bari e
Toponomastica femminile Bari.

L’iniziativa risponde alla volontà di tramandare la memoria
delle donne e degli uomini che hanno lasciato tracce significative di impegno
personale e progettualità nella storia del nostro Paese e delle nostre città.
Rose Montmasson, infatti, è stata una figura emblematica di donna amorevole e
combattiva, di umili origini, di grande dignità e di profondi ideali, che ha
subito ingiustamente l’oblio della storia.

 

La targa riporta il testo seguente:

ROSE MONTMASSON

1823 – 1904

In onore dell’unica donna

che ha partecipato alla spedizione dei Mille.

 

Nata nell’Alta Savoia nel 1823, Rose Montmasson si trasferì
a Marsiglia dove trovò lavoro come stiratrice in un albergo. A 25 anni entrò in
contatto con gli esuli italiani, tra cui Francesco Crispi, all’epoca giovane
insurrezionalista, abbracciando gli ideali di libertà del Risorgimento
italiano. Era il 1848, l’anno in cui il vento della rivoluzione che soffiava in
tutta Europa sembrava capace di portare ovunque libertà e democrazia. I due
vissero con tale passione la politica di quegli anni turbolenti che, inseguiti
dalle polizie di Francia e Regno sabaudo, furono costretti a rifugiarsi a Malta
dove si sposarono nel 1854.

Costretti all’esilio anche dal governo maltese, si
rifugiarono a Londra, dove insieme a Mazzini e Garibaldi e tanti altri giovani
italiani, prepararono la spedizione dei Mille.

Lei fu l’unica donna tra i 1086 garibaldini: partecipò
attivamente all’azione rivoluzionaria come corriere, consegnando ordini e
piani, e infermiera, il cui importantissimo ruolo spiccò nella sanguinosa
battaglia di Calatafimi. Si spense a Roma il 10 novembre 1904.