La Procura di Bari ha aperto
un’indagine per procurato allarme con riferimento ad alcune fake news diffuse
su whatsapp e su un sito on line su falsi casi di coronavirus. L’inchiesta,
coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, è al momento a carico di
ignoti. Nel fascicolo sono confluite segnalazioni fatte da cittadini alla
Polizia postale, ai Carabinieri di Modugno e alla Questura di Bari. Tre i casi
sui quali saranno avviati accertamenti.
   Il primo, denunciato il 22 febbraio,
riguarda un file audio diventato virale su whatsapp che parlava di cinquanta
persone in quarantena al Policlinico di Bari. Un sedicente infermiere riferiva
di una “situazione grave” per “cinquanta persone in quarantena
nel Policlinico malati di coronavirus, tutti ragazzi andati a suonare a Wuhan
per il concerto di Natale”. Il messaggio si concludeva accusando i
“poteri forti” di “non far uscire nulla” e di “far
girare” l’audio. La seconda denuncia, del 23 febbraio, riguarda un
messaggio fatto circolare sempre su whatsapp, relativo ad una ragazza di
Polignano a Mare “positiva al coronavirus di ritorno da Wuhan”, dove
– stando al messaggio – era stata per il Capodanno cinese, e ricoverata anche
lei al Policlinico. L’autore del messaggio spiegava anche l’origine della
“epidemia”, da individuare in una “bomba chimica scappata da un
laboratorio, in grado di inginocchiare l’economia mondiale e decimare la
popolazione mondiale”. Infine, il 24 febbraio, è stata presentata una
denuncia per un articolo pubblicato su un sito internet che parlava di un falso
caso di contagio in una fabbrica della zona industriale di Bari.