C’è un’Italia che cerca
l’unità nazionale anche dai balconi e con l’inno di Mameli. C’è un Politecnico
italiano, di Bari, che chiama a raccolta la sua comunità e propone un esempio
accademico di efficienza, coesione, coerenza, solidarietà. Esempi che
provengono dalla stessa radice. E’ l’Italia, con le sue sfaccettature che
emerge nei momenti difficili e che proprio in quei frangenti di incertezza,
timore da il meglio di se. Spirito antico, risorgimentale.

“La salute di ognuno e il
ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile sono le priorità” aveva
auspicato il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino all’intera
comunità universitaria: studenti, docenti, tecnici, amministrativi,
bibliotecari nei primi di marzo.

E subito dopo, il 5 marzo, all’indomani
del decreto del Presidente del Consiglio del 4 marzo, aveva rilanciato: “ne
usciremo più forti di prima”. Parole? Proclami? No, fatti. Un decreto rettorale contenente le “misure del Politecnico di
Bari in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da
COVID – 2019” e il regolamento “Smart working”, lavoro agile, per il personale
tecnico amministrativo e bibliotecario ha consentito di avviare tutte le
attività per via telematica, a cominciare dal 9 marzo con le lezioni. Alcune ne
hanno anticipata la data in via sperimentale già dal 6. La celerità delle
tecnologie messe a disposizione e la disponibilità di docenti e tecnici hanno consentito
al Politecnico di Bari di essere una delle prime università italiane nella riconversione
alla teledidattica con la copertura totale dei corsi di studio.

Anche al personale tecnico amministrativo e
bibliotecario è stato consentito di accedere allo “Smart Working” per svolgere
il proprio lavoro a distanza
nel pieno rispetto delle ordinanze per il
contenimento dell’epidemia di coronavirus, a tutela della propria e dell’altrui
salute. La proposta ha accolto l’ampio consenso del personale: dapprima l’adesione
del 75%, oggi prossimo al 100%. Due risultati questi di grande rilievo.

Per tutelare ulteriormente la salute degli
studenti e professori e garantire ugualmente l’attività didattica, è stato
emanato, a pochi giorni di distanza, il 10 marzo, un nuovo decreto rettorale che
ha permesso, dopo le lezioni, anche lo svolgimento degli esami on line e da
domani, 16 marzo, infine, un nuovo decreto del rettore, consentirà anche lo svolgimento delle sedute di laurea in modalità telematica. Inoltre, a sostegno di tutte le iniziative è
stata approntata una finestra informativa aggiornata, “Il Politecnico di Bari
affronta il coronavirus”, sul sito poliba.it con il supporto dei social
ufficiali dell’ateneo.

L’intero sforzo collettivo non può passare inosservato, anzi,
va documentato. Ed ecco l’iniziativa, #smartpoliba in corso che sta riscuotendo
ampio consenso: un album fotografico sullo smart working che studenti, docenti,
tecnici amministrativi, bibliotecari stanno costruendo attraverso l’invio di
foto dalla propria postazione di studio o lavoro a‪ [email protected].
Foto, queste, che sono pubblicate sulla pagina ufficiale poliba facebook. L’album
costituirà la memoria storica collettiva dell’istituzione a ricordo di un
tragico e si spera breve periodo di crisi nazionale e internazionale.

Mai nella storia
trentennale del Poliba si è registrato un cambiamento repentino di pelle e d’innovazione
in così poco tempo. “Si, tanto lavoro, ma anche tanta soddisfazione e tanto
orgoglio – conclude il magnifico rettore Francesco Cupertino -. E’ un risultato e un contributo in questo momento di crisi raggiunto
con un incredibile lavoro di squadra. Ringrazio tutti coloro i quali, in questi
giorni difficili, si sono messi a disposizione della nostra istituzione per
proporre soluzioni, collaborare alla preparazione delle procedure, dei
documenti e dei video-tutorial, agevolare una corretta e tempestiva
comunicazione attraverso tutti i canali istituzionali. E’ bello sentirsi una
comunità che condivide principi e obiettivi, nella consapevolezza che insieme
supereremo anche quest’ ostacolo e ne usciremo più forti di prima”.