L’autocertificazione è un documento che offre la possibilità di presentare dichiarazioni firmate al posto dei certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione relativamente a propri stati e requisiti personali; un’eventualità stabilita dalla legge con dpr n.445 del 2000 “Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa. (Testo A)”.L’autocertificazione è nota anche con il nome di dichiarazione sostitutiva, utile per sostituire determinati certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione senza che il cittadino debba poi presentarsi in un secondo momento con il certificato vero e proprio. In questi giorni le autocertificazioni sono salite agli onori della cronaca a seguito della diffusione del Coronavirus con conseguente decisione del Governo di chiudere qualsiasi forma di attività e vietare assembramenti. Gli italiani in sostanza sono obbligati a stare a casa, dal 10 marzo 2020: per uscire dalla propria casa e spostarsi c’è bisogno proprio di un modulo di autocertificazione o autodichiarazione nel quale si vanno ad indicare le ragioni dello spostamento.Le autocertificazioni in Italia: una legge del 2000Ecco allora che in queste ore si sta assistendo ad una sorta di corsa alle autocertificazioni. Documento che, come detto, esiste da diversi anni e rappresenta una semplificazione per il cittadino che può dichiarare di essere in possesso di determinati requisiti che un tempo dovevano invece essere certificati con documenti ufficiali da presentare ai vari uffici competenti. In particolare con quanto si è andato a stabilire in quella legge del 2000, con le autocertificazioni si possono certificare dati come luogo e data di nascita, residenza, cittadinanza, stato di famiglia, titolo di studio, iscrizione a determinati albi professionali, esami sostenuti, qualifiche professionali, assolvimento obblighi contributivi, assenza di condanne penali e di provvedimenti relativi all’applicazione di misure di prevenzione tanto per citarne alcuni.Coronavirus ed autocertificazioniSempre in base a quella legge, l’autocertificazione può essere presentata da cittadini italiani; cittadini di paesi appartenenti all’Unione Europea; cittadini extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno, limitatamente ai dati attestabili dalle Pubbliche Amministrazioni.Questo per quanto riguarda le autodichiarazioni in generale; tornando al caso di stretta attualità, quello del Coronavirus, con l’esplosione dell’emergenza in tutta Italia è consentito uscire di casa esclusivamente per determinate operazioni, come fare la spesa o recarsi in farmacia. Dal 10 marzo è necessario giustificare i propri spostamenti compilando un modulo o, per l’appunto, una autocertificazione che testimoni il motivo per cui non ci si trovi nella propria abitazione.