La Puglia si prepara a fronteggiare l’emergenza Coronavirus e individua nove ospedali per la cura dei pazienti contagiati.  È quanto comunicato dal prof. Lopalco, responsabile
della struttura speciale di progetto “Coordinamento Regionale Emergenze
Epidemiologiche” e da Vito Montanaro, direttore del dipartimento Promozione
della Salute. Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha
preso parte alla videoconferenza.

I posti letto destinati alla cura dei
pazienti affetti da Covid 19 saranno divisi in nove strutture, sei pubbliche e tre private: Policlinico
di Bari, Ospedale Perrino Brindisi, Ospedali Riuniti Foggia, Ospedale SS
Annunziata – Ospedale Moscati Taranto, Ospedale Vito Fazzi Lecce, Ospedale
Vittorio Emanuele II Bisceglie, Ospedale Miulli – Acquaviva delle Fonti, CDC
Medicol Villa Lucia e CDC Anthea Hospital Bari. I posti dedicati ai pazienti che entrano nella fase di post-acuzie,
ovvero coloro che superano la malattia, saranno divisi in sedici
strutture: Ospedale di Copertino, Ospedale San Cesario Lecce , Ospedale San
Marco – Grottaglie , Ospedale Caduti in Guerra – Canosa di Puglia, Ospedale
Fallacarra – Triggiano , Ospedale Sarcone – Terlizzi , Ospedale Ceglie
Messapica , Ospedale Cisternino , Ospedale Fasano , Ospedale Mesagne , Ospedale
Massafra, Ospedale Mottola , Ospedale San Nicandro Garganico, Ospedale
Torremaggiore , Ospedale Vico  e Ospedale
Vieste. Complessivamente sono 1760 i posti letto per l’emergenza: ai 1215 si aggiungono i 545 dedicati al post acuzie. 

“La curva dei casi positivi in Puglia è esattamente come la
aspettavamo – ha commentato il prof. Lopalco -. Su questo modello è
stato impostato il piano di risposta dell’epidemia. Se la curva continua ad
avere questa inclinazione, siamo pronti a rispondere con il piano che abbiamo
progettato. Speriamo che i comportamenti dei cittadini possano far calare
questa curva”. Le province più colpite, se si calcola il numero degli abitanti,
sono quelle di Brindisi e Foggia. La fascia di età più colpita è quella
tra i 60 e i 69 anni, la media dei pazienti è di 59 anni. Il 70%
dei pazienti è asintomatico, ha pochi sintomi o ha sintomi lievi. I casi severi
sono concentrati nella fascia di età che va dai 70 ai 99 anni.

“Ringrazio tutti i sindaci della Puglia – ha commentato il
presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -, oltre i farmacisti
e i medici di famiglia. Tutti stanno facendo un lavoro straordinario e
importantissimo. La battaglia che stiamo portando avanti è indirizzata a
salvaguardare soprattutto il personale sanitario. L’isolamento serve ad evitare
che gli ospedali si intasino. Per il momento non c’è ancora necessità di
impegnare tutto il personale sanitario pugliese. La nostra richiesta è quella
di preservare i dipendenti che non hanno un ruolo fondamentale, ma che daranno
il proprio contributo in futuro”.

 Ospedali COVID – acuzie

Ospedali Covid post-acuzie